Cronaca

Macello Ghinzelli,
partito lo sciopero
a Viadana

Nella foto gli scioperanti davanti al Macello Ghinzelli

VIADANA – Dalle parole ai fatti. Avevano preannunciato l’agitazione sindacale e lunedì mattina puntualmente i lavoratori del Macello Ghinzelli srl di Viadana hanno cominciato a scioperare. La prima astensione si è verificata dalle 6 alle 8 anticipando quella successiva dalle 10 a mezzogiorno.

Una cinquantina di operai, dei 115 che formano il gruppo totale, a parte quelli che fanno parte delle cooperative esterne, si sono radunati davanti ai cancelli dell’azienda con lo striscione e le bandiere rosse. Tra loro i due rappresentanti delle organizzazioni sindacali Ruggero Nalin (Cgil) e Salvatore Carrus (Uil), che hanno ribadito le ragioni della vertenza nata dalla decisione da parte della proprità di tagliare gli stipendi sino ad arrivare al 30 per cento. In sostanza per molti significherà circa 800 euro in meno in ogni busta paga.

“Non è possibile distruggere un accordo sottoscritto dall’azienda un anno fa riguardo i premi di produzione e se non arriverà un ripensamento andremo avanti all’infinito” hanno dichiarato in coro gli scioperanti. Tra l’altro a loro è arrivata la solidarietà e l’adesione anche da parte delle maestranze che lavorano nello stabilimento gemello a Castelverde, che non hanno sospeso la produzione dell’azienda ma che, poiché il problema del mancato premio di produzione investe anche il macello cremonese, hanno dichiarato tramite la Rsu lo sciopero degli straordinari. E questo significa un problema e un danno notevole per il macello in quanto rallenterà la macellazione degli oltre 400 maiali ogni ora. Una consolazione per i suini ma un intralcio notevole per la commercializzazione dei prodotti che finiscono sul mercato alimentare nazionale.

Rosario Pisani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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