L’ex Pomì Tai Aguero
torna in campo
con Forlì
Nella foto, Tai Aguero in rosa Pomì
CASALMAGGIORE/FORLI’ – Tai ancora tu? Ma non dovevamo vederci più? Parafrasando il grande Lucio Battisti, potrebbe essere questo il pensiero dei tifosi della Pomì Casalmaggiore, in spasmodica attesa dell’esordio in campionato di domenica contro Novara. O meglio potrebbe essere il ritornello in vista della trasferta di Forlì, programmata in calendario per domenica 23 novembre. Sì, perché proprio da Forlì rimbalza la notizia che la società romagnola, ripescata appena tre giorni fa in serie A1 per supplire al fallimento di Ornavasso, ha messo a segno un colpo da novanta, ingaggiando Taismary Aguero. Proprio lei, Tai, che ha fatto sognare la Pomì e che a Casalmaggiore, stando a un accordo con la società, avrebbe dovuto interpretare il ruolo di regista nel progetto tattico del nuovo tecnico Mazzanti per la stagione ormai in procinto di iniziare.
La storia è nota: Tai ha rinunciato per problemi famigliari e di conciliazione dell’impegno sportivo con quello di mamma e moglie, ha detto no anche alla Nazionale di Bonitta poi giunta quarta ai Mondiali, ha costretto di fatto, pur in buona fede, la società rosa a pescare una nuova palleggiatrice, che risponde al nome della polacca Skorupa. Il tutto alla luce del sole, questo fa riconosciuto, con cordialità e correttezza. Ora, al di là del fatto che un ripensamento ci può stare, le parole che Tai Aguero pronunciò il 7 luglio scorso avevano un senso di definitivo: la giocatrice, infatti, aveva deciso di smettere col volley, precisando che in questo secondo caso (la prima volta l’italo-cubana smise per la gravidanza) non ci sarebbero stati passi indietro. Così non è stato: posto che il fair play, in un ambiente come il volley, difficilmente viene meno e che comunque la Pomì, si spera, avrà obiettivi diversi rispetto a Forlì (che mira alla salvezza), si può tranquillamente pensare che la dirigenza rosa non abbia preso bene questa retromarcia di Aguero. Quando a fine agosto si iniziò a paventare l’ipotesi di un ritorno (clamoroso) al volley giocato, qualche dirigente lontano dai microfoni arrivò ad augurarsi che non fosse vero nulla, perché tale atteggiamento per la Pomì avrebbe rappresentato una beffa vera e propria, dopo che il club fu costretto a correre ai ripari in poco tempo e col roster 2014-2015 ormai completato. Chissà come la penseranno ora, dopo che venerdì il passaggio di Aguero a Forlì è divenuto ufficiale, quei dirigenti, e con loro buona parte della società rosa. E soprattutto chissà come l’avranno presa i tifosi: un tradimento oppure un ripensamento umano e dunque perdonabile, perché tanto ormai chi s’è visto s’è visto e ognuno va per la sua strada? A Forlì, il prossimo 23 novembre, osservando gli spalti forse ne capiremo di più…
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