Piadena, l’ex cinema
Italia in procinto di
passare al comune

Nella foto la vecchia biglietteria ormai in disuso dell’ex cinema Italia
PIADENA – L’ex cinema Italia per Piadena non è soltanto una sala cinematografica in disuso da ormai una ventina d’anni, nonostante, fino al 1995, qualche film venisse saltuariamente proiettato sotto le festività di Natale o in domenica particolarmente ispirate. L’ex cinema Italia è soprattutto un totem del centro storico del comune casalasco, che ha accompagnato generazioni di piadenesi con la sua struttura massiccia, che oggi dice poco, ma va comunque pensata con grandi locandine che hanno scandito le tappe della storia del cinema.
La notizia è che il comune di Piadena avrebbe acquistato la struttura, dopo una trattativa serrata con la famiglia Bongiovanni di Isola Dovarese, proprietaria della struttura storica. Il condizionale è d’obbligo, in primis perché mancano ancora le delibere, in secondo luogo perché è lo stesso assessore ai Lavori Pubblici Fulvio Notari a precisare che la trattativa non è conclusa. In realtà i bene informati spiegano che ormai ci siamo e che le due parti avrebbe già anche trovato un accordo: l’ex cinema Italia, ad ogni modo, non sarà fruibile da subito. Necessita di lavori di risistemazione e soprattutto l’amministrazione Cavazzini dovrà spiegare al consiglio, a norma di legge, che uso intende fare del locale. Un acquisto di tale portata, infatti, deve essere giustificato da parte della giunta, che indica a tutti i cittadini, mediante il consiglio comunale, le proprie intenzioni nero su bianco. Va altresì precisato che la struttura che il comune acquisterà sarà quella giacente di fianco alla pizzeria (entrambi gli immobili sono collegati da un grande portone in legno), dunque la parte di edificio che si snoda in direzione della frazione di Vho.
Ad oggi, del resto, è impensabile, nonostante la presenza del grande schermo e di una bella sala d’essai oltre che della biglietteria (rimasta come una volta, solo un po’ più impolverata…), proiettare nuovamente pellicole come accadeva fino al 1996, anche per la crisi del cinema laddove non incontri la formula del multisala. L’idea è quella di una sala polivalente. E anche su questo punto Notari non conferma, ma nemmeno nega: “Le trattative si fanno in silenzio” si lascia sfuggire “ma la sala civica di via Aldo Moro è un po’ piccolina, dunque un pensierino lo stiamo facendo”. Più di un pensierino, a quanto pare.
Giovanni Gardani
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