Cronaca

Nitrati, Fava: Governo
in ritardo, ricadute
sulla Pianura Padana

Nella foto, l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava

MILANO – “Comprendo le preoccupazioni di tutto il mondo agricolo sui nitrati, ma la verità è che da mesi le Regioni del Nord stanno attendendo dai ministeri delle Politiche agricole e dell’Ambiente un provvedimento con una nuova definizione del digestato e di un calendario sullo spandimento dei reflui zootecnici che non preveda lo stop continuativo di 90 giorni. Avrebbe dovuto essere pronto entro il 30 giugno, siamo al 25 ottobre”. La denuncia è dell’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, che prosegue: “Nonostante i solleciti, da Roma nulla si è mosso ed è stata persa ritengo un’occasione fondamentale per discutere di una direttiva nitrati che buona parte dell’Europa non vuole più nell’attuale applicazione, quella cioè del Consiglio informale dei ministri agricoli europei lo scorso settembre a Milano”.

Nei prossimi giorni la Lombardia emanerà il proprio decreto, rende noto Fava, “ma purtroppo l’assessorato regionale all’Agricoltura sarà costretto a deludere le aspettative degli allevatori di una maggiore elasticità verso la questione nitrati, non per mancanza di volontà politica, ma per la carenza di un provvedimento nazionale che è stato garantito nei mesi scorsi e che invece non ha ancora visto la luce”. “Purtroppo – conclude Fava – a farne le spese sarà la zootecnia della Lombardia e della Pianura Padana, che guarda caso sviluppa i numeri maggiori sul fronte della produzione di latte, carne suina, carne avicola, carne bovina. Il rischio è che si perda competitività rispetto agli altri Paesi europei, che si riduca ulteriormente la sovranità alimentare e che non si risolva, alla luce delle reali fonti inquinanti di origine civile e industriale, nemmeno il problema dell’inquinamento”.

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