Spineda e Bozzolo
si fermano per il saluto
a Nino Torchio
Nella foto un momento della celebrazione
SPINEDA/BOZZOLO – Ci mancava l’esecuzione di Panis Angelicus e dell’altrettanto incantevole Ave Maria cantate splendidamente dal baritono Valentino Salvini al termine del rito funebre per accrescere la commozione e il “groppo” in gola alla gente. Tanta la partecipazione giovedì pomeriggio nella chiesa di Spineda per l’ultimo addio a Nino Torchio, padre del sindaco di Bozzolo Giuseppe, spentosi mercoledì all’età di 93 anni.
Molte le personalità politiche che non hanno voluto mancare alla triste cerimonia, dai sindaci dei vari comuni limitrofi al nuovo presidente della Provincia di Cremona Carlo Angelo Vezzini, alla vicepresidente della Provincia di Mantova Francesca Zaltieri. La giunta comunale di Bozzolo ha mandato una grande corona di margherite mentre erano presenti il vicesindaco Nicola Scognamiglio e, per l’Arma dei Carabinieri, il capitano della compagnia di Casalmaggiore Cristiano Spadano insieme a sottufficiali di Rivarolo del Re e Bozzolo. Tutti per stringere in un abbraccio d’affetto e di amicizia Giuseppe Torchio, che alla fine non ha più potuto trattenere la commozione scoppiando a piangere mentre usciva dalla chiesa stretto al figlio Alessio, con tutti gli altri congiunti tra cui il fratello Gianni che seguivano.
Durante l’omelia don Ernesto Marciò ha esaltato le qualità del defunto ricordando come la sua attività agricola nel paese di Spineda fosse sempre stata svolta con spirito di abnegazione, distinguendosi anche per la simpatia, la cordialità e la generosità verso chi aveva bisogno. Al termine della Messa la bara è stata trasferita nel cimitero di San Martino per la sepoltura accanto alla moglie Angiolina, deceduta quattro anni fa.
Rosario Pisani
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