Don Censori e
don Parmigiani a Viadana:
“Veniamo per annunciare la pace”
Dal sito della Diocesi di Cremona
VIADANA – “Servitore della Parola e della grazia del Signore”, “guida attenta a discernere gli interventi di Dio nella storia”, “pastore che insieme alla propria comunità offre un contributo nell’umanizzazione dell’intera società”. Sono questi alcuni dei compiti del parroco che mons. Dante Lafranconi ha sottolineato durante il solenne rito di insediamento di don Antonio Censori nelle quattro parrocchie di Viadana: Santa Maria Assunta e San Cristoforo in Castello, San Pietro Apostolo, Santa Maria Annunciata e Santi Martino e Nicola. Il lieto evento per la città in provincia di Mantova, ma Diocesi di Cremona, si è svolto nel pomeriggio di domenica 19 ottobre nella chiesa del Castello. Una trentina i sacerdoti concelebranti, tra di essi il vicario zonale ed ex parroco mons. Floriano Danini, i vicari don Piergiorgio Tizzi e don Fabio Sozzi, il nuovo collaboratore parrocchiale don Luigi Parmigiani. Presente anche don Virginio Morselli, parroco emerito di San Pietro, i preti originari di Viadana: don Claudio Rasoli, don Maurizio Lucini, don Matteo Alberti. In prima fila alcune delle autorità cittadine: il capitano dei Carabinieri Antonino Chiofalo, il vicecomandante della polizia municipale Fabio Bruttomesso e il sindaco di Sospiro Paolo Abruzzi. Il canto è stato allietato dalla corale parrocchiale diretta da Marco De Marchi e accompagnata all’organo da Marco Ferrarini.
Una giornata epocale per la città di Viadana che dopo aver salutato i suoi storici parroci, mons. Floriano Danini e don Virginio Morselli, ha festosamente accolto don Antonio Censori che d’ora in poi sarà l’unica guida delle quattro comunità. Con lui è giunto da San Martino in Beliseto e Marzalengo don Luigi Parmigiani che risiederà nella canonica di San Pietro e rivestirà il ruolo di collaboratore parrocchiale. Proseguiranno il loro ministero di vicari don Piergiorgio Tizzi e don Fabio Sozzi. È toccato a Maurizio Villani esprimere il benvenuto dei cristiani di Viadana: “L’accorpamento delle parrocchie della nostra città – ha esordito – con la guida del Parroco unico, chiede a tutti noi un cambiamento di prospettive pastorali, incide sull’immagine delle nostre comunità, invita a superare chiusure entro tradizioni e vecchie abitudini”. “Il progetto – ha continuato – è impegnativo e non di facile realizzazione, chiede la conversione della nostra mentalità. Speriamo di farcela. La gente di Viadana è sempre stata generosa e capace di vivere anche le cose nuove”. Al termine della liturgia ha preso la parola don Censori, anche a nome di don Luigi Parmigiani: “Veniamo per annunciare la pace – ha esordito non senza commozione -. Non abbiamo programmi pastorali specifici se non quelli indicati dal vescovo per quest’anno. Desideriamo solo costruire una sola grande famiglia nella quale c’è posto per tutti”. Don Censori si è detto poi d’accordo col vescovo per ciò che riguarda il rapporto tra preti: “Il nostro andare d’accordo sarà la testimonianza più bella ed efficace”. Quindi un pensiero di riconoscenza a mons. Danini e don Morselli per il loro generoso servizio, ma anche alla comunità di Sospiro nella quale don Censori ha ammesso di aver lasciato un pezzo di cuore. Sia a don Censori sia a don Parmigiani sono state regalate due stole in segno di benvenuto. La festa è proseguita all’oratorio di Castello con un ricco rinfresco.