Biogas e polemiche,
a Bellaguarda è
un’assemblea-ring
Nella foto un momento della serata
BELLAGUARDA (VIADANA) – Toni accesissimi venerdì sera a Bellaguarda durante l’assembla organizzata per parlare di centrali a biogas. Il moderatore Luigi Gardini ha messo tutto il suo impegno per mantenere l’ordine all’interno della sala civica che ha rischiato a tratti di trasformarsi in un ring, fino a che un paio di persone si sono reciprocamente invitate fuori per sistemare la questione con le maniere forti.
“Ho assistito a decine di assemblee e discussioni come queste perché i fautori di questi impianti non vogliono rinunciare ai loro schei (soldi, ndr)” ha spiegato uno dei relatori Michele Corti docente di zootecnia e presidente dell’associazione Terre Nostre, contestato a scena aperta da alcuni agricoltori che non volevano passare per approfittatori. Il titolo dell’approfondimento ”Cibo o energia?” faceva ben capire quale fosse il senso dell’argomento relativamente alla priorità esistente tra maggior energia-meno cibo a causa della sottrazione di migliaia di ettari di mais sottratti all’agricoltura per alimentare le centrali a biogas.
Dopo gli interventi di Maria Grazia Bonfante, sindaco di Vescovato ed attivista del settore e di Andrea Fiasconaro, consigliere regionale del Movimento 5 stelle, si è compreso che ancora una volta la responsabilità maggiore di tutta quella giungla normativa e della mancanza di regole precise ricadeva sulla politica. Grazie a una sorta di gioco dello scaricabarile e forse a elementi di dubbia legalità, nessun ente preposto ha infatti mai saputo o voluto fare scelte appropriate, favorendo in tal modo situazioni gravissime come quella di una famiglia del luogo che dalla sera alla mattina si è ritrovata un “mostro” a biogas maleodorante e rumoroso davanti alle finestre di casa.
Rosario Pisani
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