L’ingresso di
don Rossoni a Torre:
“Camminiamo insieme”
Dal sito della Diocesi di Cremona
TORRE DE’ PICENARDI – “Compito del parroco è quello di ricordare che la festa di nozze tra Dio e il suo popolo continua ogni giorno e che tutti possono accedere al banchetto, senza esclusioni”. Così mons. Dante Lafranconi ha riassunto il compito di un sacerdote in una comunità durante il solenne ingresso di don Giampaolo Rossoni nelle parrocchie di Torre de’ Picenardi, San Lorenzo de’ Picenardi, Pozzo Baronzio e Ca’ d’Andrea. La celebrazione si è svolta nella mattinata di domenica 12 ottobre alla presenza di una decina di sacerdoti: oltre al vicario zonale, don Claudio Rubagotti e al collaboratore parrocchiale don Paolo Fusar Imperatore sono intervenuti don Giancarlo Bosio, parroco emerito di Grontardo e residente a Torre, don Gian Pietro Rossetti (parroco al Migliaro) e don Antonio Facchinetti (direttore dell’ufficio catechistico) compagni di messa di don Rossoni, don Giuseppe Manzoni parroco di Piadena. Dall’unità pastorale di Sant’Ilario e Sant’Agata, insieme a un cospicuo numero di fedeli, vi erano il parroco moderatore mons. Dennis Feudatari e il vicario don Stefano Montagna. Presente anche fra Gabriele Sacchini, frate cappuccino di origine torreggiana, attualmente in servizio presso il Santuario della Fontana di Casalmaggiore. La processione introitale è partita dalla chiesetta della Visitazione all’interno della Villa Sommi Picenardi. Nelle stanze affrescate di questo meraviglioso edificio si è poi svolto un ricco rinfresco offerto dalla comunità.
È toccato a Franco Potabili Bertani, sindaco di Ca’ d’Andrea, dare il benvenuto al nuovo parroco sul sagrato della chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio. Accanto a lui il sindaco di Torre, Mario Bazzani che è anche presidente dell’Unione “Terre di Pievi e di Castelli” che comprende appunto i due comuni vicini. Al termine della Messa ha preso la parola don Rossoni che ha evidenziato tre punti fondamentali. Anzitutto ha chiesto a tutti suoi nuovi parrocchiani di camminare insieme e per rendere ancora più marcato l’invito ha donato a tutti i presenti un piccolo sandalo di legno con una preghiera di un poeta afroamericano che ha lottato contro le divisioni fra neri e bianchi. Al vescovo sono stati offerti invece due sandali con impressi i simboli dei quattro evangelisti: a lui, infatti, spetta il compito più arduo, quello di annunciare il Vangelo a tutta la comunità diocesana. Don Rossoni ha poi invitato alla generosità perchè presto possano essere ripristinate le campane di Torre, segni eloquenti della presenza di Dio e della vitalità di una comunità: “Grazie all’offerta di alcune persone mancano solo poche migliaia di euro per il ripristino del castello e la fusione dei cinque bronzi”. Infine un richiamo al nuovo oratorio che la parrocchia sta costruendo: “Sia luogo di incontro tra la Chiesa e la strada”.