Cronaca

In bici o a piedi è
un rischio: quanti incidenti
sulle vie dell’Oglio Po

Nella foto la scena di un investimento sull’Asolana

I casi dell’ultima settimana, in particolare quello che sul ponte tra Piadena e Canneto sull’Oglio nello scorso weekend è costato la vita ad un uomo di 58 anni, riporta alla ribalta la pericolosità delle nostre strade, sia nei centri abitati sia al di fuori, per pedoni e ciclisti. Abbiamo quindi fatto una ricerca d’archivio relativa ai soli 2013 e 2014, e limitata agli scontri tra un’auto e un pedone o un ciclista, e abbiamo oltre 30 casi in cui la vittima è stata trasportata in ambulanza all’ospedale. In 5 casi è deceduta, 3 nel 2013 e 2 nel 2014. La ricerca è stata effettuata nell’area dell’Oglio Po, che consideriamo dal ponte di San Daniele sino alle mantovane Viadana, Canneto e Marcaria.

Abbiamo strettamente osservato i paletti posti. Escludendo ad esempio (non ci fu scontro con auto) il caso in cui, il 23 gennaio 2013, un artigiano viadanese di 51 anni, Antonello Vignoli originario di Commessaggio, cadde in bici sbattendo forte la testa: ricoverato a Cremona, morì 6 giorni dopo. Oppure i nostri morti in altre zone, come ad esempio Anna Tonghini, 76enne di Ca’ d’Andrea investita questa primavera a Quinzano d’Oglio da un’auto mentre attraversava la strada e deceduta. Anche tornando indietro di qualche anno ricordiamo tutti la tragedia a Roncadello, dove nel settembre 2010 un’auto viaggiando veloce sulla pista ciclopedonale investì un gruppo di persone, uccidendone una e provocando l’invalidità del 50% di un’altra. E il ciclista travolto e ucciso sulla Provinciale  tra Gussola e Scandolara, e il pedone investito e ucciso da un’auto nel buio dell’ingresso a Torricella del Pizzo. E quanti altri ognuno potrebbe aggiungerne. E’ ancora nella mente di tutti la vicenda dell’atleta 14enne di Castelleone morto mentre si allenava nel cremasco, anche lui falciato da un’auto.

Aggiungiamo che l’elenco riportato in pagina è certamente parziale: non tutti gli incidenti sono stati ripresi dai media locali, e certamente il lavoro non è stato in grado di rintracciare tutti i casi. L’esito basta però per definire la nostra zona certamente ad alto rischio per pedoni e ciclisti. Cosa fare? Subito si pensa alla realizzazione di tante piste ciclabili, soprattutto fuori dagli abitati, ma sappiamo che la crisi economica non lo consente. Serve sensibilizzare gli automobilisti, per moderare la velocità, ma anche i ciclisti, che di notte devono rendersi riconoscibili, e le amministrazioni locali, che dovrebbero illuminare alcuni tratti critici: in tanti casi il buio gioca un ruolo importante.

Lo chiediamo quindi a Giancarlo Simoni, che è il referente locale di Slow Town e del gruppo Gasalasco, ed è particolarmente sensibile sul tema, tanto che recentemente ha coinvolto alcuni amministratori in un giro in bici per Casalmaggiore per verificare direttamente la tante criticità presenti in città. L’obiettivo era quello di far approdare anche qui Bike to School, l’iniziativa che vede i genitori accompagnare i figli in bici fino a scuola. «Provocatoriamente – esordisce Simoni – abbiamo detto che non vogliamo le ciclabili, non crediamo sia questo il punto principale, al di là del problema economico. Le strade nei centri storici sono utilizzate soprattutto per i parcheggi: non c’è lo spazio per fare le piste, che vanno separate dall’area di transito delle auto».

Come agire allora? «Dobbiamo affidarci a tecniche di moderazione della velocità, come introdurre il 30 all’ora. Vediamo come negli incidenti la velocità sia un fattore essenziale, limitarla servirebbe sia per schivare sia per ridurre l’impatto. Ci sono tante auto e furgoni che a Casalmaggiore viaggiano a 80 km/h, il che presuppone uno spazio di frenata di 64 metri. Dobbiamo fare un salto di qualità, e il 30 all’ora, con barriere fisiche come nel caso recente dell’esperimento di via Baldesio, è la tecnica meno costosa. Il problema è che da noi la gente se ne sbatte delle regole, in questa fase iniziale va obbligata ad andare piano». L’esperimento di via Baldesio ha sollevato anche parecchie critiche, e gli amministratori sembrano titubanti. «L’amministrazione comunale ha conferito un incarico all’architetto Dondé (lo stesso di “Zona 30”, ndr) di fare un progetto su varie vie della città».

Vorrebbe imporre i 30/h dappertutto, Asolana esclusa? «Propongo di imitare quanto fatto all’estero, dove sono avanti di 40 anni rispetto a noi. Nei centri storici ovunque il limite è dei 30, e nelle piazze del 20. All’inizio l’obbligo fu imposto con barriere fisiche, in Olanda se procedevi più forte sbattevi su pesanti vasi di fiori, poi tutti si sono abituati. Anche in via Baldesio dopo tre mesi la gente si è abituata, La stessa Anci ha chiesto l’arredo urbano nelle zone residenziali».

Segnaliamo che sempre da giovedì è attivo il blog di Slow Town Casalmaggiore (slowtowncasalmaggiore.blogspot.it). Ma in via Azzo Porzio ad esempio, chiediamo a Simoni, che è a senso unico e con parcheggi su entrambi i lati della carreggiata, non si potrebbe lasciare un lato riservato alla sosta delle auto e uno ad una pista ciclabile? «Questo è un passaggio ulteriore, ma direi di puntare prima sulla sicurezza. Oggi ad esempio tanti ciclisti viaggiano contromano non solo dove è consentito (le zone 30) ma anche altrove, e in questi casi se le piste ciclabili non sono materialmente separate dalla carreggiata non sono sicure. Nelle strade extraurbane le piste vanno fatte, ma sempre separate dall’asse stradale. Non mi interessa multare pesantemente chi commette l’infrazione se questa costa la vita a mio figlio, serve obbligare la gente ad andare piano, è questione di abitudine. Una delle donne coinvolte nell’incidente tra auto di giovedì a Cicognara stava portando il figlio a scuola. E’ vero che dobbiamo educare i bambini, ma soprattutto i loro genitori».

L’assenza di punti luce è un ulteriore problema. «Abbiamo rotonde con fari bruciati in corrispondenza di passaggi pedonali sull’Asolana, quindi è anche questione di manutenzione. L’illuminazione incide, l’uomo investito in via Fermi in gennaio sulla strisce perché era lì? Perché nei pressi c’è un centro commerciale. Chi si è occupato della mobilità di quel centro non si è posto il problema dei pedoni».

Chiudiamo con la richiesta di un’autocritica. Spesso la colpa dei sinistri è di ciclisti che viaggiano di notte senza luci e senza catarifrangenti, quindi difficili da individuare per chi transita in auto. «I ciclisti sono spesso anche automobilisti, se non hai il senso civico in auto non l’hai neanche in bici, è anche qui una questione di abitudine. Vero che i ciclisti sono indisciplinati, ma è difficile statisticamente che un ciclista causi incidenti».

Nei casi elencati i casi non sembrano così pochi. «Molti comportamenti di ciclisti che non rispettano il codice della strada dipendono dal fatto che non si è fatto un piano di mobilità ciclabile. Se non mi fornisci i percorsi sono “costretto” ad andare contro il codice. Ho mostrato un esempio al vice sindaco Leoni: chi esce in bici dal Busi in via Formis, se deve raggiungere la vicina piazza Garibaldi o anche la zona Baslenga è costretto a procedere contromano, altrimenti deve allungare moltissimo il tragitto, e alla fine non lo fa. Tornando al rispetto delle regole, è vero che tanti ciclisti non rispettano il codice, ma se creiamo un Biciplan (piano della mobilità ciclabile, ndr) sono certo che si eliminerebbe l’80% delle infrazioni, perché si darebbe la soluzione. Detto questo, sanzioni vanno date anche ai ciclisti che non rispettano gli obblighi di rendersi visibili col buio».

Di seguito ecco l’elenco dei casi più gravi verificatisi nel territorio Casalasco:

ANNO 2013

• 25 gennaio 2013 Presso la rotonda dei Giardini di Viadana una donna 35enne albanese viene investita da un’auto. All’ospedale

• 7 marzo 2013 In via Porzio a Casalmaggiore auto investe bici contromano con donna di 78 anni. All’ospedale

• 13 marzo 2013 In via XX settembre a Casalmaggiore donna di 54 anni passeggia ed è investita da un’auto. All’ospedale

• 19 marzo 2013 Un ciclista di 47 anni, Luigi Aimi di San Secondo Parmense, è travolto da un’auto mentre percorre il Ponte Verdi a San Daniele Po. Portato all’ospedale e poi deceduto

• 23 marzo 2013 In via Bixio a Casalmaggiore donna di 55 anni va in bici, la portiera di un’auto si apre e le sbatte contro. All’ospedale

• 10 aprile 2013 In via Repubblica a Casalmaggiore uomo di 78 anni va in bici ed è investito da un’auto pirata. Si scoprirà che è una donna di Gussola. All’ospedale in gravi condizioni

• 12 aprile 2013 Sulla strada bassa per Vicomoscano un uomo investe in auto la moglie di 44 anni dopo un litigio. All’ospedale

• 28 aprile 2013 A Marcaria sulla Cremona-Mantova ragazzo di 27 anni, Fabio Vida di Bozzolo, sbatte contro un’auto in sosta. All’ospedale, poi deceduto

• 10 agosto 2013 Un uomo di 59 anni, Carlo Favalli di Sospiro, viene travolto e ucciso in centro paese a San Daniele Po da un’auto

• 15 ottobre 2013 A Cividale un bambino di 10 anni si avventura con la bici su una pista da cross ed è travolto da una moto. All’ospedale

• 6 novembre 2013 Davanti alla media Diotti a Casalmaggiore un bambino di 11 anni viene investito all’ingresso della scuola da un’auto. All’ospedale

• 11 novembre 2013 Vicino alla rotonda Famila a Viadana un uomo pakistano di 50 anni in bici è investito da un camion. E’ verso sera e inizia a fare buio, l’area è scarsamente illuminata. All’ospedale

• 26 novembre 2013 A Correggioverde, frazione di Dosolo, un bimbo indiano di 2 anni è investito da un’auto in manovra, che sta facendo la retro in un cortile. All’ospedale in prognosi riservata

• 29 novembre 2013 A Torre de’ Picenardi, sulla strada verso San Lorenzo, una donna straniera di 27 anni è investita in bici da un’auto. All’ospedale

ANNO 2014

• 4 gennaio 2014 A Castelponzone un uomo di 53 anni di Scandolara va in bici ed è investito da un’auto. All’ospedale

• 9 gennaio 2014 In via Fermi a Casalmaggiore all’altezza dello Sportime uomo di 55 anni sudanese, Johnson Manut Tur Thew, cammina sulle strisce quando è travolto da un’auto e muore. Scarsa l’illuminazione sul posto

• 6 febbraio 2014 Sull’Asolana all’altezza del Famila a Casalmaggiore donna in bici è investita da un’auto. All’ospedale

• 11 marzo 2014 All’incrocio tra via Cairoli e via XX Settembre a Casalmaggiore pedone di 82 anni è travolto da un’auto. All’ospedale

• 18 marzo 2014 In via Aroldi a Viadana donna di 90 anni va in bici, non rispetta lo stop e un suv la travolge. All’ospedale

• 24 marzo 2014 In centro a Viadana ragazzo di 17 anni sta attraversando la strada sulle strisce pedonali quando è investito da un’auto. All’ospedale

• 21 maggio 2014 Sull’Asolana in via Beduschi a Casalmaggiore uomo di 88 anni in bici sta attraversando la strada, non rispetta la precedenza ed è travolto da un’auto. All’ospedale

• 14 giugno 2014 A Ospitaletto di Marcaria un uomo di 75 anni fa la spesa al supermercato a sta attraversando la Cremona-Mantova quando è falciato da un’auto. Riporta diverse fratture e viene ricoverato in ospedale in prognosi riservata

• 19 giugno 2014 In via Cavour a Casalmaggiore operatore ecologico comunale di 59 anni in bici sbatte contro portiera di un’auto in sosta. All’ospedale

• 1 luglio 2014 A Gussola in paese una persona investita da un’auto alla gamba mentre attraversa la strada

• 1 luglio 2014 Tra la Provinciale e via del Porto investita da un’auto signora in bici di 75 anni. All’ospedale

• 19 luglio 2014 A Bozzolo auto in retro investe una bici che trasporta una madre rumena e il figlio di 5 anni. La bici andava contromano. Lei finisce all’ospedale

• 28 luglio 2014 In via Guerrazzi uomo di 82 anni va in bici ed è investito sulla ciclabile da un’auto che esce dallo stop e non lo vede. All’ospedale

• 12 agosto 2014 Sulla strada che collega Casalmaggiore alla Fontana un 19enne in bici è investito mentre attraversa la strada al termine della ciclabile. All’ospedale

• 13 agosto 2014 In paese a Sabbioneta un furgone fa la retro e investe tre pedoni: una donna incinta di 29 anni, la madre e una parente. Tutte all’ospedale

• 19 agosto 2014 In paese a Vicoboneghisio donna di 71 anni attraversa la strada ed è travolta da un’auto. All’ospedale con trauma cranico e diverse fratture

• 29 agosto 2014 A Viadana uomo di 79 anni torna in bici dal mercato ed è investito da un’auto. All’ospedale

• 4 ottobre 2014 Sul ponte tra Piadena e Canneto un uomo di 58 anni, Rino Corini, è investito da un furgone mentre spinge a piedi la bici di sera. Il tratto senza lenza luci. L’uomo perde la vita

• 6 ottobre 2014 A Casalbellotto sulla Castelnovese, un ciclista di 33 anni di origini indiane è investito da un’auto. Era buio e viaggiava senza luci né catarifrangenti. All’ospedale

Vanni Raineri

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