Rivarolo, come
Peppone e don Camillo
per un senso unico
Nella foto il sindaco Galli e uno scorcio di Rivarolo Mantovano
RIVAROLO MANTOVANO – I preti di paese solitamente si interessano di questioni sociali e quasi mai di segnaletica stradale. Per questo ha suscitato sorpresa la posizione di don Luigi Carrai che inizialmente si era opposto alla modifica viaria in via Gonzaga imposta dal sindaco di Rivarolo Mantovano Massimiliano Galli. “No, non ne farei un caso” spiega il primo cittadino “in quanto si è capito che era ncessario istituire un senso unico per la sicurezza delle persone”.
Galli spiega che a causa delle piogge, sia il palazzo comunale che la sede della Fondazione hanno cominciato ad accusare problemi di infiltrazione con la perdita di calcinacci e intonaco dalla facciata. E’ stato così necessario prevedere l’installazione di un ponteggio con il conseguente restringimento della carregggiata già stretta e disagevole. “Quando si incrociavano due auto le bici erano costrette a salire sul marciapiede, manovra che comportava rischi e disagi per le persone. Istituendo il senso unico con direzione Chiesa-piazza non ci saranno più questi pericoli” aggiunge il sindaco precisando che non è in corso nessuna raccolta di firme da parte del parroco nei riguardi della viabilità modificata.
“Avrei provato qualche dispiacere se il parroco mi avesse attaccato su questioni sociali o sulla questione dei poveri. Siccome questo non è avvenuto vuol dire che abbiamo lavorato bene in tal senso: poi sinceramente non si è mai visto un sacerdote che si occupi di segnali stradali. Anche perché la gente può continuare ad andare in chiesa in bicicletta compiendo soltanto una piccola deviazione”.
Rosario Pisani
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