Cicognara, nel caos
delle classi interviene
anche il Provveditorato
Nella foto il dirigente scolastico Delpari e due genitori stranieri
CICOGNARA (VIADANA) – “La politica non si fa ritegno di combattere la proprio battaglia persino sulla testa dei bambini di un asilo!”. E’ questo il messaggio percepito dai genitori dei piccoli che frequentano l’asilo statale Don Mazzi di Cicognara al centro di un’improvvisa polemica riguardo la convivenza tra etnie differenti. Un condizionamento che gli adulti non vogliono subire respingendo sdegnosamente qualsiasi manovra in tal senso.
A loro giudizio infatti tutta la confusione e il caos nati attorno alla scuola materna di Cicognara dipende proprio dalla diversa interpretazione della legge Gelmini e il percorso scolastico che invece vorrebbero adottare i vertici provinciali di differente collocazione politica. Ad ogni modo anche martedì mattina davanti all’asilo c’erano diversi genitori che si consultavano per decidere se continuare o meno a mandare i bimbi a scuola. Il problema è sorto dopo lo scioglimento improvviso di una classe composta da soli bimbi stranieri, i cui genitori erano andati a protestare dal preside ritenendo discriminatorio e negativo quella specie di isolamento.
Il dirigente Aldo Delpari a quel punto aveva deciso di rimescolare le carte inserendo ragazzini italiani e stranieri tutti assieme, anche per rispondere ad un ordine che gli era arrivato dall’alto. Ma come spesso accade quando accontenti uno rischi di provocare malcontento in altri. A questo punto sono state le famiglie italiane a ritenere che i propri figli non dovessero venire sballottati da una classe all’altra e da una sezione all’altra generando disorientamento e difficoltà ambientali. Attorno a questa Babele poi sono nate discussioni, battibecchi, pregiudizi e cattive interpretazioni come quelle riguardo a un papà pakistano che si sarebbe presentato in classe con il turbante giallo e una maglietta raffigurante Bin Laden. Un abbigliamento del tutto normale senza alcun sottinteso provocatorio, come ha spiegato il genitore interpellato in merito.
Martedì mattina poi sono emerse altre proteste riguardo un cartello scritto a mano in un italiano approssimativo (e poi strappato) che avvertiva che da domani sarebbero iniziate le classi modificate, aggiungendo il divieto dei genitori di accompagnare in classe i figli. Il dirigente Delpari giunto davanti alla scuola verso le 10 ha interloquito coi genitori con estrema pazienza dicendo loro che, se non si fosse scatenato tutto quel putiferio mediatico, le cose si sarebbero sistemate in maniera automatica con l’integrazione graduale dei bambini, attraverso la “pulizia delle liste” e il normale programma scolastico. Mercoledì mattina comunque i vertici del provveditorato saranno a Viadana per incontrare le famiglie nell’aula magna dell’Istituto Parazzi. A deciderlo la dirigente Patrizia Graziani, che lo ha comunicato direttamente al preside, annunciandogli per le ore 9 l’invio della sua vicaria Lucia Balboni.
Rosario Pisani
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