850 chili di blisgòn
Le massaie volontarie
preparano la festa
Nella foto le massaie al lavoro nei locali di San Leonardo
CASALMAGGIORE – Hanno impastato, steso, riempito e rifinito ottocentocinquanta chili di tortelli di zucca: è questa la cifra record raggiunta dalle dodici massaie, che da inizio settembre si ritrovano, animate da puro spirito di volontariato, nei locali concessi dall’oratorio di San Leonardo, e che hanno preparato la materia prima per la Festa della Zucca al via da giovedì. Come l’anno scorso, infatti, a preparare i tortelli di zucca seguendo la tradizione e trovando una forma standard per la pasta, sono mamme, zie e in qualche caso nonne di Casalmaggiore che nel tempo libero si prestano volentieri a questo servizio per la comunità. Un lavoro troppo spesso rimasto oscuro o non sufficientemente esaltato, che però, come il lettore può facilmente intuire, è indispensabile in una sagra mangereccia.
Il ripieno di zucca è stato preparato dallo chef Silvio Ceresini ed è servito a riempire ben 850 chili di blisgòn: quantità destinata a lievitare ancora, perché sino al tardo pomeriggio di mercoledì la produzione andrà ancora avanti per fare in modo che la cucina del ristotenda non rimanga sguarnita. Lo scorso anno, infatti, il successo clamoroso della manifestazione – che giunge nel 2014 alla sua terza edizione – ebbe un unico aspetto negativo, ossia il fatto che i tortelli, piatto richiestissimo, terminarono in anticipo, non consentendo a tutti di poterli assaggiare, in particolare nell’ultima giornata di domenica. Quest’anno il problema non dovrebbe ripetersi: per comprendere il perché basterebbe raffrontare i numeri. Lo scorso anno a San Leonardo (va detto che le massaie furono contattate anche più tardi rispetto al settembre in corso) furono preparati 300 chili di tortelli, da sommare a quelli messi in frigo anche da altri ristoranti della zona, che parteciparono alla festa. Quest’anno, come detto, siamo ora a 850 chili e la possibilità di triplicare la quantità rispetto a dodici mesi fa, arrivando a 900 chili, è più di un’ipotesi. Vista soprattutto la rapidità della catena di montaggio delle massaie volontarie.
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