Motta Baluffi, Delmiglio:
“Scuolabus gratuito?
Non possiamo”
MOTTA BALUFFI – Prima di diventare sindaco di Motta Baluffi, Giovanni Delmiglio è stato anche volontario per lo scuolabus che conduce tutti i giorni, durante il periodo scolastico, i ragazzi delle scuole medie residenti a Motta Baluffi e Scandolara Ravara fino all’Istituto Dedalo di Cingia dè Botti, senza dimenticare anche i “giri” previsti per i bambini delle elementari e della materna. Logico, allora, che proprio la questione dei trasporti scolastici stia a cuore al nuovo sindaco di Motta, tanto più dopo la decisione dei vicini di casa di Scandolara Ravara di rendere gratuito il servizio per i ragazzi residenti nel comune. Qualche genitore di Motta – sono ventidue in tutto i ragazzi che frequentano il Dedalo e risiedono tra Motta Baluffi e la frazione di Solarolo Monasterolo – ha avanzato più o meno la stessa richiesta anche all’amministrazione guidata da Delmiglio, che fa il punto della situazione sull’incontro tenutosi coi referenti. “E’ stato un incontro molto informale e cordiale – spiega il sindaco – senza note polemiche ma solo con qualche suggerimento. Anzitutto, il punto principale all’ordine del giorno era relativo ai nuovi orari, che cambiano in funzione della settimana corta decisa dall’istituto. Registriamo le lamentele perché alcuni ragazzi devono sorbirsi oltre mezz’ora di pullman per arrivare a scuola e cercheremo di migliorare, anche se dobbiamo considerare che parliamo di corse che partono da Scandolara, toccano la frazione di Solarolo Monasterolo, passano da Motta e terminano a Cingia, per poi ricominciare il viaggio. Dunque non possiamo decidere tutto da soli”. Sin qui nessuna novità sostanziale, ma come la mettiamo con la richiesta di rendere gratuito il trasporto? “Beh, va detto che questa era una promessa elettorale di Scandolara, che giustamente hanno mantenuto, ma non nostra. Personalmente spero un giorno di poter rendere il trasporto gratuito, ma al momento la situazione economica non lo consente. Tengo a precisare che Scandolara può permettersi di fare questa manovra, avendo aumentato la Tasi. Noi invece l’abbiamo mantenuta all’1 per mille, dunque siamo comunque venuti incontro ai nostri cittadini. Se in futuro vi saranno le condizioni per rendere gratuito lo scuolabus anche a Motta, saremo i primi a cogliere l’occasione”.
Precisazione che il sindaco di Scandolara Ravara respinge categoricamente: “Non è così – spiega Velleda Rivaroli -. Abbiamo risparmiato 7800 euro sulle indennità di funzione del primo cittadino e ulteriori 3120 euro perché abbiamo un assessore in meno. La quota degli utenti è coperta per scelta politica da questi risparmi, non dall’aumento della Tasi che invece serve per coprire le minori entrate del fondo di solidarietà che lo Stato ci ha tagliato e che sono di 103mila euro. Ho sempre detto – precisa Rivaroli – che avrei coperto la somma dello scuolabus con questa riduzione della spesa pubblica”.
Giovanni Gardani
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