Da Piadena un inno
alla biodiversità presso
l’azienda Jenny Green
PIADENA – Secondo i dati dell’Onu, dall’inizio del secolo scorso, il 75% delle varietà vegetali è andato perduto ed oggi i tre quarti dell’alimentazione mondiale dipendono da appena 12 specie vegetali. Alla fine del XIX secolo in Italia le varietà di mele erano circa un migliaio. Oggi, invece, l’80% delle mele prodotte nel nostro Paese appartiene a 4 varietà (di cui due americane, una australiana e una neozelandese). Oltre il 99% delle sementi orticole sono degli ibridi e solo il 3% delle varietà ha più di 35 anni.
Di fronte alle gravi conseguenze ambientali, culturali e socio economiche della perdita di biodiversità l’Assemblea generale dell’Onu aveva dichiarato il 2010 “Anno internazionale della biodiversità”. Nel frattempo sono stati avviati in provincia di Mantova e in provincia di Cremona molteplici progetti di recupero e di promozione della biodiversità. La frutta e la verdura da varietà antiche hanno una qualità organolettica superiore alle varietà che sono state selezionate dall’agroindustria e poste in vendita nel circuito della distribuzione commerciale. Di questo ne se è reso conto anche il legislatore italiano che ha istituito il registro nazionale delle varietà da conservare.
Il quadro normativo è comunque contradditorio e la biodiversità corre grossi pericoli con alcuni trattati internazionali in via di approvazione. Per questo se ne parlerà al mercato contadino in fattoria che si terrà domenica 14 settembre 2014 a Piadena presso l’azienda agricola Jenny Green di Antonella Ziliani e che è dedicato alla biodiversità, con mostra e vendita diretta di frutta e di verdura da varietà antiche fra cui zucche, giuggiole pera e giuggiole mela, mandorle di Cavriana, pere giganti di Piadena, fichi, zucche, pere e frutti minori.
Nel pomeriggio di domenica, dalle 15 alle 18, si terrà un incontro con Alberto Olivucci, presidente dell’associazione Civiltà contadina, da anni impegnato nella difesa della biodiversità e nel diritto dei contadini alla riproduzione delle sementi. “Questa libertà” rende noto il Consorzio Agrituristico Mantovano “è oggi minacciata da una legislazione europea che criminalizza lo scambio delle sementi ed il diritto alla riproduzione delle sementi così come si è sempre fatto da secoli nelle campagne. E’ una lotta per il diritto alla sovranità e alla sicurezza alimentare. Oggi tre imprese controllano il 53% del mercato mondiale dei sei semi più importanti, sei imprese multinazionali dominano il 76% del settore dei fitofarmaci, e dieci multinazionali controllano il 41% del mercato dei fertilizzanti. La valorizzazione della biodiversità è quindi una opportunità economica, culturale e di sicurezza alimentare perché rende possibile un controllo democratico del cibo. La perdita di biodiversità porta all’insicurezza alimentare ed energetica, riduce la disponibilità di risorse idriche, cancella patrimoni culturali”.
Il mercato contadino in fattoria sarà attivo per tutta la giornata e al mercato contadino in fattoria di domenica 14 settembre si potranno trovare anche mostarde mantovane tradizionali di fattoria, vino lambrusco mele e pere, miele, rose, verdure, formaggi di capra, salumi, oli essenziali e cosmetici, zucche alimentari e ornamentali.
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