Festa dl’Ua e
dal Malgot, un successo
la quinta edizione
Nella foto un momento della festa di Vicomoscano (foto Sportfoglio)
VICOMOSCANO (CASALMAGGIORE) – Un successo, per il quinto anno consecutivo. O meglio, all’inizio, per le prime due stazioni sperimentali, lo spazio era ridotto e anche il pubblico, timidamente, si avvicinava. Poi, col passare degli anni, come tutte le sagre bene organizzate, ha preso piede e convinto “il popolo”.
La festa dl’Ua e dal Malgot, dell’uva e del grano – prodotti tipici della nostra terra, semplici ma preziosi – nell’intera giornata di domenica ha incontrato due favori indispensabili: il primo, quello del tempo, con il sole che ha baciato l’intera giornata, scacciando le Cassandre che vaticinavano pioggia; il secondo, appunto, quello del pubblico, intervenuto numeroso: 350 iscritti al pranzo su prenotazione, senza considerare tutti coloro che sono passati solo per un saluto, un piccolo viaggio del passato, un pomeriggio di emozione. Come salire sulla macchina del tempo e riscoprire la cultura della terra che molti ora, in tempo di crisi, rimpiangono e ricercano come antidoto al veleno del collasso finanziario.
Una festa scenografica, come sempre, con le macchine di una volta, i modellini o ancora le dimostrazioni “viventi” di fini impagliatori di “scragne”, ad esempio, ma una festa anche di contenuto, alla quale hanno partecipato pure i più piccoli, senza dubbio attirati dalla presenza di baby animaletti da cortile o da aia, e poi presi per mano anche alla scoperta di concetti più “complessi” e dell’importanza del sudore della fronte nei campi.
Non sono mancati gli ospiti illustri della politica casalese, con il sindaco Filippo Bongiovanni, che di Casalbellotto, frazione confinante con Vicomoscano, è originario, ma anche Gianfranco Salvatore e Giuseppina Mussetola, rispettivamente assessore ai Servizi Sociali e vicepresidente del consiglio comunale, oltre all’assessore alle Frazioni Sara Valentini, alla Cultura Pamela Carena e ai consiglieri Stefano Stringhini (residente in frazione) e Pierfrancesco Ruberti. Anche se poi, bisogna dirlo, la differenza l’ha fatta la gente comune. Anche per questo l’As Vicomoscano, che ha organizzato il tutto, dopo avere introdotto la novità di una sorta di mostra-mercato capace di raccogliere partecipanti da Sabbioneta, Rivarolo del Re, dal circondario ma anche dalla Bassa Reggiana, con prodotti tipici e di qualità, sta seriamente ipotizzando un’estensione della festa per il 2015: da uno a tre giorni. Ma l’importante, alla fine, è che questa sagra ci sia e continui. Perché è una delle meglio riuscite, dato che ogni anno riesce a legarsi alla tradizione e a riscoprire i tempi che furono.
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