Via Baldesio torna
slow? Impegno di spesa
per il progetto di Dondè
Nella foto via Baldesio quando era Slow Town e l’architetto Matteo Dondè
CASALMAGGIORE – L’esperimento di Slow Town forse non è ancora morto: dopo essere stato accantonato, potrebbe tornare a respirare, anche se si parla di fine 2014. L’assessore ai Lavori Pubblici e alla Viabilità Vanni Leoni aveva spiegato che prima di tutto andava valutato un progetto completo da affidare alla professionalità dell’architetto milanese Matteo Dondè, artefice delle zone 30 in altre parti d’Italia, con ottimi risultati. Adesso questa volontà trova il nero su bianco su una determina, la numero 748 del 1° settembre, che ha come oggetto “l’affidamento in economia dello studio di fattibilità e dell’incarico di progettazione preliminare di interventi di moderazione del traffico e di completamento dei percorsi pedonali lungo via Baldesio a Casalmaggiore”. Il fatto che la determina dati 1° settembre non sembra casuale: è il giorno dello smantellamento di Slow Town…
Scorporare l’oggetto significa ottenere alcune informazioni in più: in primis il progetto di Dondè riguarderà soltanto via Baldesio, anche se nella sua interezza, comprendendo dunque anche il primo tratto in uscita dalla piazza; in secondo luogo il progetto è in economia, cioè si tratta di un’opera che costerà meno di 40mila euro, motivo per cui l’affidamento può avvenire in forma diretta e senza concorsi o gare d’appalto. La determina parla espressamente di “necessità di realizzare interventi di moderazione del traffico e di completamente dei percorsi pedonali di via Baldesio per risolvere criticità a livello di viabilità e sicurezza”, spiegando altresì che nell’amministrazione comunale non vi sono risorse tecniche sufficienti per svolgere consulenza di questo tipo.
Da qui la decisione di avvalersi di una professionalità qualificata esterna con la scelta, ovvia, ricaduta su Dondè: che il progetto non sia stato del tutto abbandonato, lo dimostra il fatto che il comune investe una quota in questa forma di ricerca e di studio di fattibilità. Come naturale che sia per un architetto chiamato a presentare un progetto, tutto questo ha un costo, per quanto non elevato. Dondè infatti percepirà 2672.92 euro, mentre toccherà a un geometra casalese, Vittoriano Fava dello Studio tecnico Associato Busi-Bini-Fava il rilievo altimetrico dello stato di fatto dell’area di via Baldesio (per verificare la fattibilità delle innovazione di Dondè) per un costo di 1522.26 euro.
In totale il comune di Casalmaggiore ha dunque già stanziato la somma di 4195.18 euro (riferita ai due preventivi presentati da Dondè e Fava), pescati nel settore “Miglioramento circolazione stradale, segnaletica, rimozione neve dalle strade”, che aveva una disponibilità complessiva, prima di questo impegno di spesa, di 15754.55 euro: più di un quarto del totale. Insomma, qualcosa si muove: resta da capire se il progetto di Dondè verrà accettato, se verrà considerato fattibile e se via Baldesio potrà davvero tornare slow. Su questo l’assessore Leoni aspetta di vedere le carte prima di pronunciarsi, come del resto aveva annunciato già prima dell’estate.
Giovanni Gardani
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