Cultura

In mostra l’arte
fotografica del compianto
Cristiano Zaffanella

Nella foto, Cristiano Zaffanella

CASALBELLOTTO (CASALMAGGIORE) – L’Associazione Casalbellotto Insieme, in occasione del Santo Patrono Santa Maria nascente, organizza una mostra fotografica in memoria e in ricordo di Cristiano Zaffanella, scomparso il 2 marzo scorso a soli 59 anni. L’iniziativa è resa possibile dalla collaborazione con Mara Bottesini, la moglie del compianto professore di Lettere. L’inaugurazione è in programma domenica 7 settembre alle ore 15 presso la sede dell’Associazione (ex scuole). La mostra sarà visitabile anche lunedì 8 e domenica 14 settembre sempre dalle ore 15. Verranno esposte le immagini che Cristiano Zaffanella catturava per le vie di Casalbellotto e nelle zone di campagna che portano a Fossacaprara: boschi, campi, argini, un briciolo di vita dei suoi ultimi anni. Già da ragazzo Zaffanella amava stampare le foto nella sua ‘camera oscura’, ma solo negli
ultimi tempi le plastificava per lasciare qualcosa di adatto a salvarsi nei nostri luoghi umidi con la consapevolezza che il materiale cartaceo meritava di essere socializzato in occasioni speciali come questa. Lasciar vedere le sue foto era un modo di comunicare quando la malattia di Parkinson gli toglieva, più volte al giorno, la possibilità di muoversi o parlare. In sua memoria verrà prodotto un Cd con le linee guida sui problemi del linguaggio, della deglutizione e le possibilità di riabilitazione: il massimo di conoscenza attuale, diffusibile agli operatori del settore.

Di una raccolta digitale delle foto invece si sta parlando con le Associazioni Locali. Parte delle immagini hanno ben figurato anche nella tre giorni della Sagra di Fossa, ma Cristiano Zaffanella aveva prodotto altro fin dagli Anni Settanta in bianco/nero e aveva riversato per decenni nella scuola dove insegnava, le competenze maturate coltivando i suoi interessi in musica, immagine e letteratura. Aveva percorso l’intera stagione dell’innovazione tecnologica fotoamatoriale prima dell’approdo al digitale dai tempi di Bologna, All’Università degli Studi – Facoltà e Corso di Laurea in Lettere Moderne, con una certa predilezione per qualche insegnamento dell’allora nuovissimo Dams come Tecniche della Fotografia con Italo Zanier e Vittorio Sgarbi. Colpito dalla malattia, continuava a cogliere con ironia nelle cose la forza e la bellezza che portava dentro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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