La Discesa per Chiarini
porta la Goletta
Verde sul fiume Po
Nella foto i partecipanti alla conferenza stampa
CASALMAGGIORE – La quarta edizione della discesa sul Po in memoria di Umberto Chiarini si caratterizza anzitutto per due novità di rilievo, tanto che potremmo parlare, senza tema di smentita, di una vera e propria primizia. Anzitutto per la prima volta la discesa dedicata al grande ambientalista di Fossacaprara unirà davvero, e non solo idealmente, le due sponde del Grande Fiume: gli undici comuni coinvolti, infatti, rappresentano sia la riva Casalasca e Cremonese che quella Parmense e Reggiana. Ad aderire sono stati Casalmaggiore, Martignana di Po, Gussola, Stagno Lombardo, San Daniele Po, Motta Baluffi, Torricella del Pizzo e, per i territori emiliani, Boretto, Mezzani, Colorno e Guastalla.
Non solo. Damiano Chiarini, figlio di Umberto e anima di questo evento sin dalle sue origini assieme all’Associazione Persona Ambiente, ha avuto modo di spiegare che, seguendo i dettami tracciati dalla carta del Po, firmata soltanto l’anno scorso, l’impegno ad agire diventa a questo punto un obbligo morale: ecco perché l’idea è quella di dare vita ad una “goletta verde” sul Po, riprendendo quella forma di monitoraggio dell’ambiente e dell’acqua che Legambiente già sviluppa su molte locali marittime. Casalmaggiore, seguendo un percorso già proposto da Vitaliano Daolio, pescatore professionista e gestore dell’Acquario del Po di Motta, potrebbe dunque farsi carico di questa iniziativa.
Anzitutto ecco il programma dell’evento che si terrà sabato 6 settembre, illustrato sabato mattina nella sede degli Amici del Po dagli ospiti, introdotti dal presidente della Polisportiva Paolo Antonini (per la Canottieri Eridanea erano presenti Claudio Zardi e Renato Pinardi). Bici e barche partiranno da tre diversi punti: alle 9.30 da Sacca di Colorno, alle 10 da Casalmaggiore e Guastalla, sempre in zona Lido Po di ciascuna delle tre località. Alle 11 è previsto il primo approdo per l’aperitivo presso il porto turistico di Mezzani Inferiore, alle 12.30 dopo la ripartenza l’arrivo definitivo a Viadana, con l’attracco al ponte vecchio e il pranzo. Da lì partirà un pomeriggio di riflessioni inaugurato alle 14 dai canti popolari de “I giorni cantati” e “Peto e Leo” della Lega di Cultura di Piadena. Alle 15 un primo momento importante: verrà chiesto a tutti i sindaci dei comuni partecipanti cosa è stato fatto in questo anno passato dopo la firma della Carta del Po, in difesa del Grande Fiume. Progetti concreti dunque, oltre le parole. Alle ore 16 invece Guido Conti presenterà il suo libro “Il Grande Fiume Po”, edito da Mondadori, con intermezzi musicali e finale con i Corimè, finalisti per il concorso “Voci per la libertà” di Amnesty International. La festa, per chi vorrà, proseguirà a “Tutti Matti per Colorno”, con la festa del circo e del teatro da strada. Hanno già dato disponibilità a presenziare gli atleti Simone Raineri, Andrea Devicenzi e Gabriele Cagna, oltre all’alpinista Fausto de Stefani e al canoista-giornalista Valerio Gardoni.
“I sindaci” ha spiegato Chiarini “dovranno anche compilare una scheda in cui indicheranno quali azioni vorranno intraprendere per il futuro e cosa vorranno fare. Coinvolgere entrambe le sponde è un evento senza eguali e finalmente rende il fiume un vero e proprio ponte, un collegamento e non un elemento di divisione. Riscopriamo così la cultura dell’acqua e del territorio, oltre che dell’ambiente”. Spiegando il progetto per creare goletta verde, Chiarini ha auspicato una unione di intenti a livello interprovinciale ma anche nazionale.
Il vicesindaco di Colorno Vito Guazzi ha ricordato le importanti azioni intraprese dall’amministrazione con la Motonautica Sacca di Colorno, dopo il rinnovo della convenzione, con la rinaturazione e la volontà di creare un “percorso vita”, oltre alla cura anche di un importante affluente del Po, il Parma. Il sindaco di San Daniele Po Davide Persico ha invece evidenziato che “il Po ce l’abbiamo dentro. Il 70 per cento del territorio del nostro comune è golenale e per questo ci siamo mossi per riforestazione e tutela ambientale”. Stefano Belli Franzini, primo cittadino di Gussola, ha voluto evidenziare l’impegno per creare un nuovo percorso di ciclabili funzionali anche in zona golenale, invitando a non osservare più la crisi come alibi “perché la crisi c’è ma unendo le forze si può superare”. Romeo Azzali, sindaco di Mezzani, ha spiegato gli investimenti su golena, acquario e porticciolo del suo comune, oltre che sull’oasi regionale Parma Morta, ma ha poi lanciato una provocazione: “Dobbiamo tutti partire da un progetto concreto e da un punto in comune, ossia l’analisi dello stato di salute della nostra acqua. E’ inutile vantarsi di avere prodotti dop, se poi li innaffiamo con acqua inquinata. Milano, ad esempio, si fa bella con l’Expo, ma poi non ha studiato un piano per il depuratore e questo è un controsenso all’italiana”. Simone Miceli, assessore per Martignana di Po, ha dipinto Chiarini come una persona speciale, evidenziando il fatto che “se all’inizio eravamo pochi comuni a crederci, e Martignana c’era, ora siamo già in undici. Un passo avanti importante”.
Stefano Stringhini, consigliere di Casalmaggiore con delega all’Ambiente (l’amministrazione Bongiovanni era rappresentata anche dal consigliere con delega allo Sport Giuseppe Scaglioni) ha rimarcato “l’espansione del fenomeno della discesa sul Po”, spiegando di essere alle prime armi con la vita amministrativa, pur avendo già iniziato a “studiare” per la golena casalese. Giuseppe Torchio, presente come presidente di Gal Oglio Po, s’è detto soddisfatto di iniziative come queste “che tengono alta la bandiera delle tematiche padane e ambientali, quando tutti ormai mostrano bandiera bianca. Abbiamo perso tante opportunità in passato, come i fondi Fass, ma questi eventi che uniscono tanti comuni, due sponde e tante intelligenze, fanno bene al cuore. Sappiamo peraltro che la qualità del fiume sta lentamente migliorando e per questo dobbiamo andare oltre i campanili, lottando per questi obiettivi”. Torchio ha rimarcato anche un suo cavallo di battaglia: l’esigenza di collegamenti migliori sul territorio. “E non solo via acqua, ma anche di percorribilità ferroviaria: un territorio più coeso è il punto di partenza per tutto il resto. E da qui possiamo partire per dare un segnale di un processo unitario pronto a svilupparsi”.
Zelindo Catellani, presidente delle Infrastrutture Fluviali per Boretto, ha chiuso la serie di interventi, rimarcando “l’esigenza di una collaborazione maggiore con i consorzi di bonifica che hanno una migliore conoscenza e gestione del territorio. Da Milano giunge notizia che i depuratori stanno funzionando e alcuni rilevamenti dicono che la qualità dell’acqua del Po è in aumento. Rendere balneabile tutto il Po deve essere la nostra missione e in tal senso non vedrei male il ritorno di una figura, come era il Magistrato del Po, che possa coordinare i lavori lungo tutto il fiume, perché l’asta del Po non si può fare a pezzi e considerare solo in relazione ai singoli comuni o province. Dobbiamo ricreare professionalità specifiche anche per la manutenzione dei fiumi – penso agli attracchi, molti del quali disastrati – anche per rilanciare il turismo”. Su spunto di Graziano Lanzetti è stato evidenziato il fatto che d’ora in avanti, a cadenza puntuale, si farà un sforzo con Arpa per rendere pubblici i dati sulla salute del Grande Fiume: del resto è questo uno dei punti della Carta del Po.
In conclusione Damiano Chiarini ha spiegato che sarà possibile seguire la Discesa del Po anche a bordo della motonave Padus, che ha 60 posti a sedere, partirà da Casalmaggiore e attraccherà a Viadana (il ritorno sarà dunque con mezzi propri). Il percorso in bici invece partirà dal parco Golena del Po (per Casalmaggiore) e vi sarà un tratto di affiancamento alle barche, in corrispondenza dell’isolone di Fossacaprara.
Giovanni Gardani
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