Dall’Est europeo
per studiare la sicurezza
del cibo casalese

Nella foto, la delegazione in visita a Casalmaggiore
CASALMAGGIORE – L’eccellenza della materia prima coniugata alla sicurezza alimentare ha fatto sì che lunedì 18 agosto 2014 divenisse una data da segnare col circolino rosso sul calendario cittadino di Casalmaggiore. Il capoluogo casalasco è divenuto per un giorno la capitale europea del cibo, complice la presenza presso la Fondazione Santa Chiara prima, il municipio poi e la Padania Alimenti nel mentre, di una delegazione straniera composta da ospiti provenienti da Polonia, Lituania e Russia, guidati ormai da tre giorni itineranti da Giancarlo Belluzzi, funzionario di Efsa a Parma e del Ministero della Salute, casalese doc al pari della concezione di sicurezza alimentare di cui si è discusso in mattinata. La comitiva, guidata dal professor Kazimieras Lukauskas, responsabile dell’ufficio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale e Sicurezza Alimentare di Mosca, alle ore 9 ha tenuto una tavola rotonda tra funzionari di settore. Oltre a Lukauskas, l’incontro ha visto la presenza del lituano Kestutis Patasius, originario di Vilnius e capo veterinario del servizio di Stato per la Sicurezza Alimentare e la Sanità Veterinaria della regione Taurage; Viktorija e Jordanas Kenstavicius, titolari dei più grandi impianti di trasformazione di prodotti ittici dell’area nord orientale d’Europa con impianti tra Lituania e Norvegia e un fatturato annuo superiore a 100 milioni di euro e una lavorazione di circa 20mila tonnellate di pesce all’anno; il dottor Emilian Kudyba dalla Polonia, vicepresidente europeo degli ispettori Igienisti e responsabile del distretto veterinario di Lomza, una delle più grandi regioni zootecniche dello stato polacco; il dottor Antoni Krzysztof Gibowicz dalla Polonia, responsabile del controllo qualità e sicurezza alimentare della ditta Sokolow, una delle più grandi nel settore della lavorazione della carne in Polonia; il dottor Adam Oldziejewski dalla Polonia, veterinario clinico, ispettore per il distretto di Lomza e direttore scientifico del centro di Formazione Continua Veterinaria. Presenti anche due referenti del Distretto Casalasco dell’Asl, la direttrice Bruna Masseroni ed il dirigente del Distretto Veterinario Luigi Magni.
La delegazione ha visitato quindi la Padania Alimenti, per poi tornare in città e intorno alle ore 12,30 fare ingresso nella sala consiliare del comune maggiorino. Qui, il sindaco Filippo Bongiovanni, ha accolto i vari ospiti ricevendo doni e ricambiando con un presente ed una sorta di gemellaggio con tanto di firme. “La nostra è una città della produttiva Pianura Padana, caratterizzata da molte piccole o medie aziende che dal dopoguerra ad oggi hanno continuamente investito ed espanso le loro imprese, portando molti dei loro prodotti all’estero o importando materie prime da altri paesi”: ha spiegato in inglese Bongiovanni. “Casalmaggiore ha sempre avuto un sentimento di apertura e di accoglienza verso gli ospiti stranieri”, ha proseguito il sindaco riportando l’esempio dell’International Music Festival. Alle strette di mano ha fatto poi seguito la consegna di una pergamena di ospitalità.
Simone Arrighi
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