Politica

Busi, Vacchelli
all’unanimità. Con lui
Goi, Bigi, Merlo, Sartori

Nella foto un momento del consiglio comunale di lunedì sera e Franco Vacchelli durante il suo intervento dopo l’elezione

CASALMAGGIORE – “Sono più emozionato ora che il giorno del mio primo intervento”. Così il chirurgo in pensione Franco Vacchelli, presente in sala consiliare e rimasto per l’intera seduta con un gesto di grande rispetto del consesso, ha accolto l’elezione a nuovo presidente della Fondazione Conte Carlo Busi di Casalmaggiore. Un’elezione all’unanimità, con i consensi arrivati prima dal gruppo Silla (l’ex sindaco Claudio Silla era assente perché in ferie), poi da Orlando Ferroni e infine da Carlo Gardani per il Listone (era assente Matteo Rossi). “Il fatto che mi abbiate votato tutti significa che avete grande fiducia in me” ha detto Vacchelli, aggiungendo: “Questa elezione mi riempie di responsabilità, dovrò studiare e lo farò anche da chi mi ha preceduto (il dottor Paolo Bini, collega per anni all’ospedale Oglio Po di Vacchelli, ndr) per arrivare almeno a pareggiare la fiducia dimostrata”.

I primi punti del primo vero consiglio comunale (post insediamento s’intende), lunedì sera, hanno consentito di espletare un certo numero di punti tecnici. In primis il presidente del consiglio Marco Micolo ha chiarito, su precisa domanda del consigliere di minoranza Pierluigi Pasotto, che le interpellanze e le mozioni andranno presentate sempre tre giorni lavorativi prima della discussione del consiglio, escludendo però dal conteggio il giorno stesso dell’assemblea. Un chiarimento necessario dopo che le due interpellanze del gruppo Silla erano state “rinviate” perché giunte fuori tempo massimo, anche se quella relativa alle aliquote Imu e Tasi è stata ampiamente discussa.

Tornando all’elezione del presidente del Busi, il sindaco Filippo Bongiovanni ha ringraziato Paolo Bini per il buon operato di dieci anni e con lui anche il cda che lo ha accompagnato per due mandati. “Il successore scelto, il dottor Franco Vacchelli, è fuori dai giochi politici” ha detto il primo cittadino “è un professionista all’altezza della situazione, che metterà passione, serietà e competenza. Ha detto subito sì e di questo va ringraziato”. Bongiovanni ha poi ripercorso il curriculum vitae di Vacchelli, nato a Cremona nel 1943 e laureatosi in Medicina e Chirurgia a Parma nel 1968, conseguendo dieci anni dopo l’idoneità a Primario di Chirurgia, ruolo svolto dal 1981 al 2002 a Casalmaggiore all’ospedale Oglio Po. Prima della pensione Vacchelli ha concluso la sua carriera medica come libero professionista tra la casa di cura San Camillo di Cremona e l’Aragona di San Giovanni in Croce.

“Una figura professionale riconosciuta, che può essere una buona scelta” ha così benedetto la candidatura Pierluigi Pasotto, mentre Orlando Ferroni ha confessato di essere rimasto un po’ deluso inizialmente per la bocciatura di Roberto Merlo (il candidato di Casalmaggiore per la Libertà). “Però Vacchelli è un medico” ha poi aggiunto Ferroni “un mio collega e sono convinto che per gestire il Busi sia l’ideale. Non solo: è una persona schietta, che dice sempre quello che pensa”. Carlo Gardani infine ha sottolineato che “quando si tratta di grandi personaggi, il Listone si associa, come già capitò con Paolo Bini. Siamo fiduciosi sul fatto che possa portare avanti il discorso intrapreso in questi anni”.

Più incerta, almeno per quel che concerne il membro spettante alla minoranza, l’elezione del cda del Busi, che affiancherà Vacchelli. I gruppi di maggioranza hanno indicato l’avvocato Gianluca Goi (per bocca del capogruppo Pierfrancesco Ruberti), la dottoressa Angela Bigi (da Giuseppe Cozzini) e l’imprenditore Roberto Merlo (da Orlando Ferroni), eletti senza problemi rispettivamente con 14, 15 e 15 preferenze. Il Listone ha invece candidato Patrizio Sartori, che l’ha spuntata per 11 voti a 2 rispetto alla dottoressa Maria Cecilia Bianchi, candidata da Pierluigi Pasotto e Francesco Bini del Gruppo Silla. La frecciatina dello stesso ex assessore ai Servizi Sociali, ora consigliere, è arrivata puntuale: “In questo cda non c’è un rappresentante dell’opposizione”, con riferimento alla polemica, evidentemente non ancora raffreddatasi, col Listone.

Più che altro formale l’elezione delle tre commissioni consiliari ad Affari Istituzionali, Urbanistica e Bilancio. Per snellire il lavoro in un consiglio contrassegnato da ben 14 punti all’ordine del giorno, le schede con le proposte dei vari gruppi sono state prestampate in fase di riunioni capigruppo e ogni votante doveva semplicemente indicare voto favorevole o contrario. Per la commissione Affari Istituzionali il presidente è Marco Micolo. Con lui vi sono Giuseppina Mussetola, Maria Daniela Soldi, Carlo Gardani, Pierluigi Pasotto e Orlando Ferroni. Tra i membri supplenti Fabio Boldrini, Pierfrancesco Ruberti, Giuseppe Cozzini, Matteo Rossi, Francesco Bini e Orlando Ferroni. Per la commissione Urbanistica il presidente è Pierfrancesco Ruberti. Con lui Stefano Stringhini, Silvia Tei, Claudio Silla, Carlo Gardani e Orlando Ferroni. Tra i membri supplenti invece Giuseppina Mussetola, Marco Micolo, Giuseppe Scaglioni, Pierluigi Pasotto, Matteo Rossi e Orlando Ferroni. Per la commissione Bilancio il presidente è Giuseppe Cozzini. Con lui Fabio Boldrini, Pierfrancesco Ruberti, Francesco Bini, Matteo Rossi e Orlando Ferroni. Tra i supplenti Stefano Stringhini, Marco Micolo, Giuseppe Scaglioni, Claudio Silla, Carlo Gardani e Orlando Ferroni.

E’ stata anche accettata la surroga all’interno del collegio dei revisori dei conti. Alfio Poli, dimessosi il 19 giugno dall’incarico (per incompatibilità con la presenza in giunta del figlio Marco Poli, nuovo assessore al Bilancio), è stato sostituito, per estrazione della Prefettura, dalla lodigiana Luigina Bolognini. Il suo mandato come revisore dei conti, coadiuvata da due sostituti, durerà fino alla naturale scadenza del 31 marzo 2015.

Giovanni Gardani

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