L’ambasciatore arriva
in ritardo, ma concerto
è un successo
Nella foto un momento del concerto e l’ambasciatore coreano al suo arrivo
CASALMAGGIORE – Si è sfiorata una piccola “crisi diplomatica” con la Corea del Sud sabato sera a Casalmaggiore. In pratica quello che doveva essere l’appuntamento clou dell’intero International Music Festival, per la presenza dell’ambasciatore coreano in Italia Bae Jae Hyun, ha rischiato di trasformarsi in un momento di polemica.
Come noto, il diplomatico era stato invitato a Casalmaggiore per festeggiare i 130 anni di relazioni diplomatiche tra il nostro Paese e quello orientale, anche in omaggio ai numerosi studenti asiatici iscritti al Master di perfezionamento che si chiude peraltro domenica sera in Santa Chiara. Aveva un diavolo per capello Massimo Araldi, factotum nell’organizzazione logistica dell’intera edizione musicale. Davanti al teatro Comunale dove alle 19 era atteso l’ambasciatore (giunto poi alle 21 precise) l’ex sindaco ne ha indirizzate di tutti i colori verso l’illustre ospite che nemmeno si era degnato di chiamare per avvisare del ritardo, garantendo che non si sarebbe fatto scrupoli nell’esprimere direttamente all’ambasciatore tutta la sua puntigliosa insofferenza.
Un rischio per fortuna evitato e che si è risolto con una stretta di mano sul palco del teatro tra il neo sindaco Filippo Bongiovanni e Bae Jae Hyun prima dell’inizio del lungo concerto (nella seconda parte del programma) per pianoforte e violoncello, eseguito dagli artisti di fama mondiale Enrico Pace e Sung-Won Yang. Per la cronaca l’ambasciatore, dopo la veloce visita a Villa Medici di San Giovanni in Croce (che avrebbe dovuto ospitare l’intero concerto, poi spostato per il maltempo) sarebbe stato colto da un fastidioso mal di testa per cui ha preferito ritirarsi nell’albergo che lo ospitava saltando tutta la prima parte del concerto di Casalmaggiore. Concerto che comunque, al solito, ha riscosso un grande successo.
Rosario Pisani
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