Politica

Penazzi-Zanazzi,
l’ex sindaco querela
per 50mila euro

Nella foto Penazzi e Zanazzi

VIADANA – Non c’è più una Giunta, non c’è più un Sindaco e neppure un Consiglio comunale eppure la guerra politica a Viadana non sembra giungere alla fine. Nessuno che sia disponibile a dichiarare il “cessate il fuoco”. Serpeggia una tensione ed una rivalità da far pensare persino a quell’odio di razza e religione che impedisce convivenza e rispetto in altre parti del mondo per ragioni ben più gravi. Lunedì l’ex sindaco Giorgio Penazzi ha dato incarico al suo avvocato di querelare per diffamazione il suo nemico storico, ossia Paolo Zanazzi, ex capogruppo del Pd in Consiglio Comunale. Cosa avrebbe fatto ancora Zanazzi dopo averne apertamente provocato le dimissioni per subire una reazione così forte dal pur paziente e metodico ex primo cittadino?

Il presunto diffamatore in una lettera pubblicata da un quotidiano locale ha fatto pesanti allusioni alla condotta amministrativa di Penazzi, scrivendo di varianti urbanistiche appositamente redatte per sanare abusi edilizi e progetti di finanza pubblica per favorire privati cittadini. Non solo, Penazzi, sempre secondo le dichiarazioni scritte dall’esponente del Pd, avrebbe effettuato transazioni con alcune ditte per sgravarle di oneri e tasse il più delle volte decisi in ambienti extraistituzionali. “Provocando sensi di colpa e forti disagi con grande travaglio interiore” scrive Zanazzi che continuna chiedendosi “dovevamo dire di si a tutto questo?” per spiegare ai cittadini, ancora una volta, tutte le ragioni che avevano convinto lui e il suo gruppo (con l’appoggio di quasi tutta la maggioranza) a chiedere la sfiducia di sindaco e giunta azzerando l’intera amministrazione comunale, con il conseguente arrivo di un Commissario prefettizio che non sembra soddisfare i cittadini di Viadana i quali temono un blocco nell’erogazione di servizi essenziali.

Questo ha dato il pretesto ai sostenitori di Penazzi per incolpare i “dissidenti” per tutto quanto accadrà o non accadrà sul territorio sino a quando non si andrà a nuove elezioni amministrative. Un continuo rinfacciarsi di irresponsabilità e mancanza di visione politica che purtroppo porta a smarrire il senso delle frasi e il peso delle accuse. Fino ad arrivare al rischio della diffamazione come sta capitando adesso a Paolo Zanazzi, al quale l’ex sindaco rivolge il seguente monito: “Ha rovinato il comune di Viadana e adesso crea i presupposti per rovinare la sua presunta candidatura a futuro sindaco. Povero lui e poveri cittadini che dovranno pagare le conseguenze dei suoi errori politici”, conclude Penazi che ha chiesto un risarcimento di cinquanta mila euro.

Rosario Pisani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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