Riabilitazione, Pot
e punto Avis: Bozzolo
fa il punto sull’ospedale
Nella foto l’ospedale di Bozzolo
BOZZOLO – Si susseguono le iniziative per dare forza e sostenibilità alle strutture ospedaliere del territorio, affinché il famoso libro bianco che la Regione Lombardia sta preparando con le riforme al sistema contenga pagine dai colori davvero luminosi e non dall’inchiostro nero come si teme da più parti.
Mercoledì a Bozzolo per esempio si è tenuto un evento importante con i vertici del Carlo Poma di Mantova in visita all’Ospedale locale. Era presente anche il commissario straordinario Luigi Cajazzo (che sostiuisce il direttore generale Luca Stucchi, sospeso per un’inchiesta giudiziaria che lo coinvolge assieme ad altri sulla questione della telemedicina) insieme ad altri funzionari tra cui il direttore sanitario, il casalese Pier Vincenzo Storti. Per l’Amministrazione comunale era presente, oltre al sindaco Giuseppe Torchio, l’assessore Nardi e il consigliere comunale Cinzia Nolli.
Tre i punti fondamentali affrontati. Primo, la questione della Riabilitazione neurologica e Cardiologica. In sostanza se si riuscisse a creare un polo di riabilitazione con gli Ospedali di Casalmaggiore e Cremona, Bozzolo potrebbe tornare ad essere quel luogo di riabilitazione che era prima del trasferimento del servizio a Mantova. In fase di apertura, dopo le ferie estive, è invece il secondo reparto per acuti per il quale erano stati concessi sei milioni di euro. Si è discusso, durante l’incontro, anche a proposito della costituzione del Pot, la sigla che indica il “Presidio Ospedaliero territoriale”, ossia una nuova organizzazione di assistenza sanitaria in collaborazione coi medici di base che avrebbero la possibilità di entrare nella struttura e collaborare all’interno. Un progetto che verrebbe contemplato proprio nel famoso libro bianco.
Ultima ma non meno importante la questione del punto prelievo Avis, sulla cui chiusura come noto si sono alzate tantissime proteste tra il migliaio di donatori iscritti. L’intendimento è quello di tenere aperta la struttura dentro il medesimo Ospedale dove sarebbe già stato individuata anche la sala ristoro post prelievi. Tutti argomenti, quelli del sistema sanitario vicino ai cittadini, dei quali il sindaco Torchio aveva fatto uno dei cavalli di battaglia della sua campagna elettorale.
Rosario Pisani
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