Cultura

Cappellini entusiasta
di Casalmaggiore
E la cultura chiede aiuto

Nella fotogallery la visita dell’assessore Cristina Cappellini alle principali bellezze di Casalmaggiore

CASALMAGGIORE – Ad un certo punto, anzi a più riprese, ha fotografato, cercando la luce migliore, le bellezze artistiche (si pensi alla cappelletta di Santa Chiara) e naturali (l’argine del fiume Po) del comune casalese. Come una vera turista, perché questo in fondo è lo spirito dell’assessorato itinerante. “Casalmaggiore? E’ una città viva, che ha molto da offrire, con eventi anche internazionali. E la mia visita, anche se breve, è stata davvero intensa”. Con queste parole, oltre che con i gesti narrati in apertura, l’assessore alla Cultura di Regione Lombardia Cristina Cappellini ha benedetto la visita ai principali monumenti, musei e luoghi di interesse del comune casalese nel tour organizzato mercoledì pomeriggio dal sindaco Filippo Bongiovanni e da quasi tutti i membri della sua giunta.

Erano infatti presenti, nel percorso partito poco dopo le 17 e terminato dopo le 19.30 (un’ora dopo l’orario previsto, a conferma del fatto che l’assessore è rimasta soddisfatta e convinta della visita), oltre al primo cittadino anche l’assessore alla Cultura Pamela Carena, l’assessore ai Servizi Sociali Gianfranco Salvatore, il presidente del consiglio Marco Micolo, i consiglieri Pierfrancesco Ruberti e Stefano Stringhini, oltre alla responsabile del Museo Diotti (e dei principali monumenti casalesi) Roberta Ronda, che ha seguito l’intero tragitto.

Prima tappa, proprio il Museo Diotti, e qui a fare la parte del Cicerone è stato Valter Rosa, curatore di quasi tutte le esposizioni della struttura. Un racconto minuzioso dei migliori artisti della Bassa Padana (Giuseppe Diotti in primis e poi Goliardo Padova, Aroldi, Manara, solo per citarne alcuni) e della storia del museo, di recente inaugurazione, essendo sorto nel 2007, proprio grazie ai fondi di Regione Lombardia, come Roberto Ronda ha avuto modo di evidenziare. Non un passaggio banale, quello sui fondi: del resto la visita di Cappellini è stata colta al balzo per sottoporre alla Regione alcune delle richieste di rilancio culturale o di maggiore valorizzazione dei momenti clou della tradizione maggiorina, che intende vivacizzarsi ma ha bisogno, per questo, di sostegno anche economico. Non a caso, una richiesta di attenzione è arrivata anche dagli Amici del Casalmaggiore International Festival e, sul finale, dalla stessa giunta per quanto concerne il Torrione estense e la chiesa diroccata di San Rocco, forse i simboli più evidenti di quanto sia semplice perdere un patrimonio di valore inestimabile a causa di incuria e distrazione o sottovalutazione del problema.

Tornando al tour dell’assessore regionale, la seconda tappa è stata proprio a Santa Chiara: qui Angelo Porzani e Massimo Araldi hanno esposto le qualità del Casalmaggiore International Festival, sottolineando appunto la dimensione internazionale di quello che è, da 18 anni a questa parte, l’evento culturale che garantisce maggior lustro al comune casalese. “Meritiamo attenzione” ha spiegato Porzani “e per questo confidiamo che la Regione tenga in considerazione la nostra richiesta legata all’ultimo bando per la valorizzazione dei luoghi di cultura in vista di Expo”. Una speranza che, per certi versi, è stata alimentata dall’interesse dei Cappellini che, nonostante il tempo a disposizione non fosse moltissimo, ha deciso di assistere almeno ad una parte del concerto organizzato in Aula Magna a Santa Chiara, ossia alla “Ballata 1” di Chopin per pianoforte.

Cappellini ha ricordato, in una pausa per la stampa, di essere stata a Casalmaggiore già due volte: l’8 marzo, in occasione dell’inaugurazione del monumento del Museo del Bijou, e a maggio per tirare la volata alla campagna elettorale di Bongiovanni. “Ed il Museo dei Bijou è la vera eccellenza di Casalmaggiore, alla quale sono particolarmente legata”. Dopo una visita alla chiesetta di Santa Chiara, la comitiva ha proseguito il tour verso lo stesso Museo del Bijou e la biblioteca Mortara, per chiudere il cerchio al Teatro Comunale e, infine, al Torrione Estense e San Rocco, prima del rientro in comune per il saluto e la partenza.

Cappellini non ha escluso di tornare il prossimo 26 luglio, quando a Villa Medici di San Giovanni in Croce si celebreranno i 130 anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Corea. Intanto, con Bongiovanni e l’architetto Gabriele Pezzini, tra i principali artefici dei progetti di recupero di San Rocco assieme a Marco Orlandi, Cappellini ha preso atto dello stato non certo incoraggiante della chiesetta fronte argine e del Torrione estense. Difficile fare promesse, in tal senso, perché si rischierebbe il classico buco nell’acqua, ma se non altro Cappellini ha spiegato che “il progetto cultura itinerante a questo serve, a capire il territorio e a scoprirlo”. Roberta Ronda ha parlato della volontà di destinare il Torrione a sede museale, mentre Pezzini ha chiarito che i progetti di recupero di San Rocco esistono ma mancano i finanziamenti. In tal senso Cappellini ha auspicato che “il comune possa fare da padre e la Diocesi da madre per il recupero di questo gioiellino”, del quale rimangono intatti solo gli angeli in stucco. Bongiovanni sul tema ha rilanciato augurandosi che la Regione possa fare da “finanziatrice”. Per ora un sogno, più avanti magari il rilancio di una prospettiva percorribile, anche se non in tempi brevi.

Giovanni Gardani

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