Saviola e Politecnico,
due eccellenze per un
mercato innovativo
Nella fotogallery alcuni momenti della conferenza e della visita agli stabilimenti di Viadana
VIADANA – E’ il primo accordo in Italia nel settore del legno tra impresa e Università quello promosso dal colosso viadanese Gruppo Mauro Saviola e siglato con il Politecnico di Milano. “Siamo pionieri nella lavorazione del legno ottenuta con materiale esclusivamente recuperato. Non a caso l’1% del nostro fatturato lo investiamo in ricerca e sviluppo”. Con queste parole esordisce Alessandro Saviola, Presidente della Saviola Holding, nell’ambito dell’incontro con la stampa di giovedì a Viadana, per sancire ufficialmente l’inizio della collaborazione con il prestigioso ateneo lombardo, che consiste nell’attivazione di un progetto di ricerca in house orientato al potenziamento della componente tecnologica del pannello ecologico. “L’intesa con un’eccellenza come il Politecnico – spiega il Presidente della Holding viadanese – ci rende orgogliosi perché consapevoli che solamente investendo in una ricerca scientifica di qualità possiamo confermare gli importanti traguardi che il nostro Gruppo ha raggiunto in cinquant’anni di storia”.
La collaborazione con il prestigioso ateneo lombardo, ottenuta grazie alla partnership con Confindustria Mantova, avrà durata triennale (è partito a gennaio 2014 e terminerà a dicembre 2016) e si caratterizza per una forte valenza innovativa, un valore aggiunto di questa Università che rientra nella ‘top 10’ delle Università tecniche di Europa e nelle ‘top 30’ nel Mondo, risultando la migliore in Italia con 40mila studenti, trenta diversi corsi di studio, cento docenti e dodici dipartimenti, oltre ad una sede staccata a Mantova, appunto. Come spiega il Prof. Roberto Corradi, uno dei docenti coordinatori del progetto insieme al Prof. Andrea Bernasconi e che fa parte del dipartimento di Meccanica “l’azienda ospiterà nei suoi stabilimenti la nostra equipe di ricerca, mettendo completamente a disposizione la propria infrastruttura tecnologica. Una soluzione che negli ultimi anni ha apportato risultati significativi in altri settori industriali e che, in alcuni paesi soprattutto, rappresenta ormai un meccanismo efficiente e rodato. L’obiettivo è fare una fotografia delle caratteristiche attuali del prodotto e del processo produttivo per andare poi a sviluppare caratteristiche nuove e altri campi di utilizzo”. Non si esclude, in tal senso, la progettazione di un materiale nuovo sul mercato, anche se il punto di partenza sarà un altro brevetto della Saviola, ossia il pannello ecologico, tanto è vero che il supporto all’innovazione dei prodotti resterà comunque nell’ambito e nella vocazione aziendale dell’eco-sostenibilità e dell’etica del riciclo, che da sempre contraddistinguono l’azienda viadanese.
Nello specifico l’accordo prevede il finanziamento di un progetto di dottorato da parte dell’azienda di Viadana, che copre i costi legati alle attrezzature utilizzate, e coinvolge un giovane allievo del Dottorato di Ricerca in Ingegneria Meccanica, Riccardo Galeazzi. Quest’ultimo ha avuto modo di spiegare che “le prime fasi del progetto riguardano la conoscenza delle tecnologie, un argomento che non è all’ordine del giorno per il nostro settore per quanto concerne il mercato del legno: siamo comunque a buon punto e stiamo tarando i modelli di calcoli, proseguendo poi con la sperimentazione e l’affinamento dei modelli”. Si parla nello specifico di test per la verifica delle caratteristiche meccaniche, modelli di calcolo appunto e analisi di laboratorio micro-volumetriche in un Dottorato partito a novembre 2013 e che terminerà a ottobre 2016 con la supervisione dei due docenti Corradi e Bernasconi.
“La partnership – spiega il Presidente di Confindustria Mantova, Alberto Marenghi – si inserisce nell’ambito delle iniziative da noi attivate per il rafforzamento della sinergia tra università, impresa e territorio, ed ha lo scopo di promuovere una più stretta integrazione tra il mondo del lavoro e quello della ricerca mediante forme di collaborazione più ravvicinate e strutturate. Questo è solo un primo passo perché in realtà noi speriamo che questi sodalizi possano essere fonte di ispirazione anche per altre aziende, magari medio-piccole, senza escludere nessuno, per capire l’importanza dell’unione tra gli interessi dell’azienda e quelli dell’università, tra mondo lavorativo e accademico. Accorciamo, in questo modo, le distanze: qui si parla di bisogni strategici, di futuro e di occupazione”.
Un passo importante quindi, che fa da apripista per ulteriori fruttuose opportunità di cooperazione e per agevolare le imprese nella ricerca di figure professionali strategiche, come lo stesso Alessandro Saviola ha avuto modo di evidenziare. “Si fa sempre molta fatica a reperire in zona laureati in ingegneria meccanica e quindi dato che Mantova è un comparto importante con la sua sede staccata del Politecnico, ci piacerebbe reperire risorse umane sul territorio. Da sempre abbiamo questa vocazione verso ricerca, sviluppo e innovazione, stavolta passiamo da una soluzione “fatta in casa” alla richiesta di collaborazione esterna verso il mondo accademico”. Lo stesso Saviola ha infine parlato di questo percorso, che ha visto la partecipazione anche di un altro grande leader dell’industria viadanese, ossia Silvano Melegari, come di una ripartenza per l’azienda di famiglia. “Parte oggi la nostra fase di rilancio: la ristrutturazione durante il periodo di crisi durato dal 2009 al 2012 inizia a farci raccogliere frutti. Da qui la nostra azienda ricomincia a carburare più forte di prima”.
Giovanni Gardani
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