Almunia risponde
agli ambientalisti
sul caso Pedemontana
Nella foto, Joaquìn Almunia
È arrivata la risposta dal Commissario per la Concorrenza Joaquìn Almunia all’interrogazione sul progetto autostradale Pedemontana ed il relativo rispetto della normativa UE sugli aiuti di Stato, presentata il 9 aprile alla Commissione Europea anche dal Coordinamento dei Comitati contro le Autostrade Cr-Mn e Ti-Bre. “Il progetto della Pedemontana non è solo un danno per l’ambiente, ma anche per le tasche dei contribuenti, perché finanziato con una norma di defiscalizzazione (tasse non fatte pagare ai costruttori di autostrade, nella pratica equivalente ad aiuti di Stato) che aumenterebbe il debito pubblico di circa 100mld. Pianificato in un clima di illegalità, come si evince dai recenti sviluppi dell’inchiesta Expo, dove nella relazione ispettiva si legge che l’appalto di Pedemontana era stato affidato con “elementi oggettivi di distorsione della concorrenza e conseguente alterazione del risultato di gara”; nonché alla precedente inchiesta milanese, che ha decapitato i vertici di Infrastrutture Lombarde Spa – dichiarano Monica Frassoni, Co-Presidente del Partito Verde Europeo e Coordinatrice di Green Italia, e Cesare Vacchelli, portavoce del Coordinamento dei Comitati contro le autostrade Cr-Mn e Ti-Bre, i quali, assieme all’ex-eurodeputato Verde Raul Romeva, hanno presentato un’interrogazione parlamentare alla Commissione Ue per chiedere di fare luce sulla questione del credito d’imposta applicato, secondo noi come “aiuto di stato”, per favorire la realizzazione di progetti autostradali e, primo fra tutti, quello della costruenda autostrada Pedemontana.
“Nella risposta del Commissario Almunia – scrivono Frassoni e Vacchelli – si legge che finchè la norma 183/2011 non viene applicata, ‘la Commissione non è in grado di valutare se la disposizione di sgravi fiscali, prevista in tale legge, sarebbe conforme con le norme sugli aiuti di Stato dell’UE’. Una mancata presa di posizione da parte dell’istituzione che rischia di lasciarci inermi davanti al danno compiuto. Intanto il governo Renzi continua nella politica di investimento del debito pubblico in infrastrutture inutili. – continuano Frassoni e Vacchelli – La Pedemontana, come le altre autostrade previste, non solo avrebbe un terribile impatto ambientale sul territorio, ma è un progetto assolutamente non necessario. Ci che serve realmente è una diversa mobilità basata sul trasporto pubblico e sul potenziamento della rete ferroviaria esistente. Ce lo chiede, in modo inderogabile ed urgente, la salute dell’ambiente e dei cittadini.”
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