Cronaca

Zona 30, parla
il comandante
della Polizia locale

CASALMAGGIORE – Mentre prosegue il sondaggio di OglioPoNews relativo alla ‘zona 30’ in via Baldesio, così come è stata concepita in seno all’iniziativa Slow Town (siete d’accordo o no? votate qui) all’albo pretorio del comune di Casalmaggiore viene pubblicata la relazione ufficiale su criticità e aspetti positivi dell’esperimento elaborata dal comandante della Polizia locale casalese Silvio Biffi. Ecco il contenuto integrale della relazione:

Nel corso di questa prima fase di sperimentazione si sono riscontrate alcune criticità:

  • 1)  in alcuni punti la sosta a spina (45°), in particolare nella zona d’ingresso, crea al conducente che si deve immettere nella circolazione con una manovra in retromarcia problemi di avvistabilità dei veicoli che sopraggiungono posteriormente;
  • 2)  il posizionamento a spina (45°) degli stalli di sosta riservati ai veicoli al servizio dell’invalidi, mancando uno spazio libero laterale ostruito dal veicolo in sosta a fianco, implica difficoltà all’apertura della portiera per la salita o discesa di una carrozzella;
  • 3)  il percorso a “chicane” con restringimenti determinati da una diversa disposizione della sosta dei veicoli ( non disposti longitudinalmente rispetto alla carreggiata ma a spina) comporta una situazione di pericolosità per i portatori di Handicap (in particolare per un residente di via Baldesio che circola con un triciclo a pedali) che trovandosi molto spesso nell’impossibilità di utilizzare il marciapiede ubicato sul lato opposto ai portici per la presenza di ostacoli (quali contenitori rifiuti- biciclette e veicoli che in sosta a spina molto spesso debordano con la parte anteriore sul marciapiede) deve percorrere la carreggiata in direzione p.zza Garibaldi rischiando di non essere visibile per la sporgenza dei veicoli in sosta a spina; Gli stessi portici sono accessibili ai portatori d’handicap solo da un lato, mancando uno scivolo nella parte prossima a via Chiozzi per chi intenda raggiungere la p.zza Garibaldi);
  • 4)  Mancanza di un’area destinata alla sosta di velocipedi mediante il posizionamento di rastrelliere ad hoc;
  • 5)  Necessità di mettere piante con altezze inferiori (su manufatti con ruote in modo da poter essere spostate in ogni circostanza in cui ce ne fosse bisogno: nevicate-interventi di mezzi di soccorso ecc),in corrispondenza della zone di sosta per non intralciare la visibilità del conducente che deve uscire dalla sosta ed immettersi nella circolazione;
  • 6)  Posizionare elementi di arredo urbano che siano ben visibili e percepibili dall’utenza, con eliminazione di bancali di legno;

Aspetti positivi rilevati:

1) diminuzione della velocità media dei veicoli pari a 20 Km/h (la velocità media prima della sperimentazione era intorno ai 30 km/h) come risulta dai rilievi effettuati prima dell’istituzione della fase di sperimentazione e successivamente. Velocità massima raggiunta prima della sperimentazione pari a 82 Km/h – dopo la sperimentazione 61 Km/h.

Sulla base delle segnalazioni del comandante della Polizia locale di Casalmaggiore, Silvio Biffi, la prima giunta comunale dell’era Bongiovanni ha deciso di dare mandato ai vigili urbani di rimuovere dalla sede stradale “tutti gli arredi e gli elementi che non rispondono ai requisiti di sicurezza’ e, in un contesto di ‘ripristinata sicurezza’, sia prolungato il termine di sperimentazione fino al 31.08.2014 al fine di valutarne gli effetti e verificare la reale possibilità di estendere l’applicazione della ‘zona 30’ anche in altre vie del centro cittadino”.

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