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“Il calcio torni a essere
un gioco”: la Figc
si ritrova a Villa Medici

Nella foto un momento della serata a San Giovanni in Croce

SAN GIOVANNI IN CROCE – Il morso di Suarez, il fallimento Mundial dell’Italia del calcio. Non poteva probabilmente che partire da qui, stimolata anche dal sindaco Pierguido Asinari, padrone di casa della serata, la riunione annuale della Figc provinciale, che per una volta ha abbandonato location cremasche alle quali era abbonata per premiare la splendida cornice di Villa Medici, tirata a lucido per gli oltre 150 dirigenti partecipanti di giovedì sera.

Un’occasione giunta a meno di un mese dalle iscrizioni alla nuova stagione, che partono il 14 luglio, per fare il punto dello stato di salute del calcio dilettantistico e scoprire che, pur tra mille peripezie, qualche speranza può arrivare proprio dal football minore. “Riscopriamo il gioco” esorta, sottolineando il binomio sport e cultura (riferito a Villa Medici), Giuseppe Terraneo, responsabile del settore giovanile e scolastico della Figc regionale “senza scordare che siamo l’unica Federazione ad avere all’interno della propria sigla questa parola. Abbiamo 117mila ragazzi tesserati, dunque non possiamo disperdere questo patrimonio”.

“Investiamo sui giovani” gli fa eco Paolo Loschi, che a San Giovanni è di casa ma soprattutto è il responsabile cremonese della Figc Regionale. E che, in tale veste, parte dal conforto degli ultimi risultati. “Con la rappresentativa della Lombardia a livello Juniores da quattro anni di fila andiamo in finale: significa che il materiale buono sul quale lavorare, tra i giovani, non manca. Servono i migliori tecnici e serve non accontentarsi, perché i problemi ci sono ma sono risolvibili. Partiamo anche dalla diffusione della cultura del calcio tra i genitori che vengono alle partite e non pensiamo che i problemi più seri siano legati a un fuorigioco o ad un rigore negato”.

Non tutto, insomma, è da buttare specie se la Lombardia è leader del calcio nazionale. D’accordo i 128 casi di tesseramenti irregolari registrati (spesso legati a calciatori extracomunitari), ma vogliamo confrontarli con il numero record di 170mila atleti affiliati? E soprattutto, se su 650mila tesserati al settore giovanile in Italia, ben 117mila arrivano dalla nostra Regione, un motivo ci sarà. Ecco perché il prossimo anno il Torneo delle Regioni, evento clou del calcio giovanile, si terrà in Lombardia, come ha precisato Giuseppe Baretti, vicepresidente della Figc Lombardia, che ha ipotizzato circa 2700-3000 persone presenti nella prima settimana di maggio in corrispondenza con il grande appuntamento dell’Expo. Esperto in tesseramenti, Baretti ha evidenziato che “prima di dare una gara persa a tavolino il Giudice Sportivo vuole essere strasicuro” e che, comunque, “spesso e volentieri la colpa è anche nostra, specie in fase di tesseramento, ma stiamo facendo passi avanti. Non è comunque ammissibile che alcuni club siano iscritti alla Figc e non al Coni, ad esempio, perdendo tante agevolazioni, così come non ha senso che alcuni calciatori, tesserati come atleti per una società, siano dirigenti per un’altra: ci sono 250 casi in Regione di quest’ultimo tipo. Attenzione soprattutto a non chiudere un occhio sul caos svincolati”.

Da Felice Belloli, presidente della Figc Lombardia, piena disponibilità a dilazionare l’iscrizione in caso di difficoltà economica, visto il periodo, e un monito sulle scadenze, in particolare sui defibrillatori, dei quali le società dovranno dotarsi entro gennaio 2015. Tra le date da ricordare il 24 agosto, start della Coppa, il 7 settembre, inizio del campionato, e il 10 gennaio, primo ciak del girone di ritorno, in anticipo rispetto al passato. Da fissare anche incontri periodi tra arbitri e capitani dei vari club, dall’Eccellenza in giù “anche perché il rapporto con i direttori di gara, grazie anche a questa soluzione, sta migliorando e diventando più sereno”. Tornando sui defibrillatori, Belloli ha spiegato che “da Roma a breve partirà un bando per l’acquisto di questi strumenti: raccomando ai club di non comprare “pacchi” da 500 euro, perché si tratta di fregature. Un buon defibrillatore deve essere semiautomatico e costa come minimo 1000-1200 euro: lasciamo libertà assoluta, ma raccomandiamo prudenza e attenzione, anche perché nei casi più gravi si rischia il penale”.

Da Emilio Concari, responsabile della Figc cremonese, invece, un plauso ai Giovanissimi, che con la rappresentativa sono stati gli unici a battere Brescia, poi campione nel Torneo delle Province. Lo stesso in ottica cremonese ha certificato un sensibile miglioramento nella gestione anche telematica dei tesseramenti e della comunicazione, specie di quella ufficiale. “Anche dal punto di vista degli impianti nella zona casalasca-cremonese stiamo bene” ha sottolineato Concari “mentre qualche problema in più emerge nel cremasco”.

Pillola finale, senza dimenticare le premiazioni di team vincenti e della Coppa Disciplina (tra i quali, restando su San Giovanni in Croce, anche il Psg Giovanissimi campione provinciale): la Figc Lombardia ha mantenuto invariata la tassa d’iscrizione. Roma l’ha aumentata di 50 euro. Resta inteso che da Milano arrivano alla Figc romana 7 milioni di euro l’anno: decisamente troppo. Parliamo pur sempre di Dilettanti no?

Giovanni Gardani

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