Fondazioni, primi
nodi per la nuova
amministrazione comunale
Nella foto la stretta di mano, ideale passaggio di consegne tra Silla e Bongiovanni
CASALMAGGIORE – Se negli anni passati le dimissioni di un cda per quanto concerne fondazioni o municipalizzate gestite dal comune al termine delle elezioni amministrative erano un atto formale ed etico in attesa di una possibile riconferma (quasi sempre scontata), quest’anno, con lo storico cambio della guardia al vertice del comune maggiorino e il passaggio ad un’amministrazione di centro-destra, il passaggio rischia di non essere così soft. Farmacia, Casa di Riposo Conte Carlo Busi e Fondazione Santa Chiara rappresentano i tre nodi più importanti da sciogliere per il nuovo sindaco Filippo Bongiovanni. Senza scordare la Casalasca Servizi, mentre per quanto concerne Gal e Padania Acque tutto era stato sistemato, con il rinnovo dei vari cda in quota “casalese”, prima delle elezioni, stante la scadenza degli stessi consigli prima del 25 maggio.
A dirla tutto i problemi non dovrebbero riguardare l’Azienda Farmaceutica Municipale, dove il cda presieduto da Fiorenzo Bozzetti è stato riconfermato in toto, dopo le dimissioni “etiche”, per così dire, dell’intero blocco, che ha però ricevuto la fiducia del nuovo sindaco e dovrebbe portare a termine il mandato fino alla naturale scadenza (confermati dunque anche Michela Scaramuzza e Marco Ponticelli). Tutto questo naturalmente a voce e per il momento, in attesa di decisioni definitive della giunta (che si è appena insediata e avrà bisogno di qualche settimana), ma questo è un discorso che vale per tutte le fondazioni, non per una in particolare.
Per quanto concerne la Casa di Riposo Busi, invece, Paolo Bini non sarà più presidente della fondazione (si sarebbe già dimesso anticipando di qualche mese la scadenza del mandato), così come cambieranno gli altri quattro membri del cda. Impossibile una riconferma, anche perché Bini, che a livello politico ha appoggiato Claudio Silla, aveva in ogni caso già annunciato in tempi non sospetti che avrebbe lasciato spazio ai giovani e in tal senso è molto più probabile, nel gioco delle parti, che Bongiovanni scelga un uomo più vicino alla sua parte politica: si era parlato di Orlando Ferroni, che però potrebbe “accontentarsi” di un ruolo di prestigio all’interno della commissione Parco Golena.
Ultimo capitolo, almeno per il momento, è quello di Santa Chiara: qui il vero problema riguarda le dimissioni (riportate in anteprima dal nostro portale) del direttore della scuola, a soli quattro mesi dalla vittoria del bando, ossia di Alessandro Castagnoli. Il motivo non è però politico, bensì lavorativo. Politica, invece, è la scelta di Carlo Stassano, da sempre sostenitore di Silla, di abbandonare il cda perché autodefinitosi incompatibile con il nuovo sindaco. Si tratta di un consigliere, non del presidente, ma è un ulteriore tassello di un puzzle da completare dopo lo scossone dello scorso 8 giugno. Per il momento infatti il resto del cda, con Paolo Vezzoni in testa come presidente, non dovrebbe subire variazioni, così come non emergono novità sul fronte della Casalasca Servizi. Ma, attenzione, non è detto che a breve non arrivino sorprese: in fondo Bongiovanni è stato eletto soltanto dieci giorni fa.
Giovanni Gardani
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