Politica

Bozzolo, primo
consiglio per Torchio
con spese dimezzate

Nella foto Torchio durante il giuramento

BOZZOLO – Applausi a scena aperta come ad una prima teatrale. Ha esordito così il nuovo consiglio Comunale di Bozzolo mercoledì nel tardo pomeriggio sotto la guida di Giuseppe Torchio. Da parte sua l’amministratore, precisando di non voler andare a scoprire scheletri nell’armadio di nessuno, ha annunciato un primo gesto concreto riducendosi della metà esatta la propria indennità che passa dai 1952 euro previsti a 976 euro. Allo stesso modo il vicesindaco Nicola Scognamiglio percepirà 195 euro invece dei 390 previsti. Agli assessori andranno 146 euro invece di 293. Tutte cifre al lordo delle trattenute e che si inseriscono perfettamente nella volontà dichiarata di adeguare i costi della politica ai sacrifici e alle rinunce dei cittadini. Anche gli altri consiglieri hanno poi comunicato di rinunciare ciascuno al proprio gettone di presenza.

All’inizio della seduta consigliare, in una sala torrida anche perché superaffollata, come previsto il consigliere di minoranza Giacomo Resta ha annunciato l’invio alla Prefettura della richiesta di ineleggibilità sia di Torchio che dell’altro consigliere Cerasale per non avere dato in tempo utile le dimissioni dai rispettivi ruoli istituzionali in altri comuni. Versione contraddetta durante il consiglio da un documento letto dal consigliere Giovanni Mori che poi ha invitato tutti a smettere di cercare cavilli legali e considerare soprattutto il voto plebiscitario attribuito a Torchio dalla popolazione.

Carico di commozione il primo discorso ufficiale del sindaco, il quale ha spiegato di voler proseguire nel solco della lealtà, collegandosi ai pensieri di don Primo Mazzolari, don Paolo Antonini e Mario Miglioli che consideravano la politica come “arte, progetto e solidarietà”.

Rosario Pisani

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