Cavazzini giura
da sindaco, è polemica
per l’ineleggibilità
PIADENA – Il giuramento di Ivana Cavazzini, poco dopo le ore 11 di sabato mattina, ha dato ufficialmente il via al nuovo corso, anche politico oltre che amministrativo, per il comune di Piadena, il più popoloso, dopo Casalmaggiore, del Casalasco.
Una svolta verso il centro-sinistra che non ha mancato di sollevare, da subito, polemiche da parte della minoranza. In particolare, a fare discutere e a risultare subito punto caldissimo sin dal primo consiglio, è stata la decisione della minoranza che fa capo a Luciano Di Cesare di sollevare l’ipotesi di ineleggibilità, mentre Annamaria Panzeri ha accolto col sorriso la possibilità di sedere in consiglio, risultato storico per Forza Nuova nella zona casalasca.
Di Cesare, a nome di tutto il suo gruppo, come detto ha quindi sollevato la cosiddetto ipotesi di ineleggibilità: di fatto Ivana Cavazzini, sindaco uscente di Drizzona, a detta degli oppositori si sarebbe dovuta dimettere entro la fine di aprile, per potere poi essere eletta a Piadena. La Cavazzini ha risposto a Di Cesare, prima che il clima si infervorasse, invitando il suo gruppo a desistere dal tentativo legale: “Non c’è nulla di sbagliato nella mia elezioni e, anche per rispetto del voto, credo sarebbe controproducente rivolgersi a un avvocato”. Un invito che non è stato colto dalla minoranza, che dunque si affiderà ad un legale per cercare di capire se tale vizio di forma sia effettivamente d’ostacolo per l’elezione di Cavazzini. Tempi lunghi, in ogni caso, e per questo, nel mentre, sono state formate le prime commissioni.
Tra i temi sui quali il gruppo di Cavazzini lavorerà da subito vi è la possibilità di ricostituire dopo decenni il Comitato Fiera, per organizzare nel dettaglio la Fiera Settembrina, e di inserire uno spazio dedicato al biologico nel mercato settimanale del martedì. Sin qui nulla di strano, ma i toni si sono accesi ulteriormente quando l’assessore uscente, ora in minoranza, Annunciata Camisani ha paragonato il consiglio di Piadena all'”Isola dei famosi”. La Cavazzini ha invitato la stessa a usare toni più congrui al consesso, mentre la polemica sull’ineleggibilità non ha risparmiato un paragone col passato. “Non capisco” ha detto Cavazzini “perché Bruno Tosatto, sindaco prima di Calvatone e poi di Piadena, era eleggibile e io non la sarei…”. Sempre Camisani ha invitato il sindaco a lasciare stare la buona pace dei morti. Camisani, peraltro, sarà rappresentante per la minoranza del consiglio di Piadena all’interno dell’Unione dei comuni di Piadena e Drizzona, della quale Cavazzini è presidente.
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