Pd Viadana, calda
riunione, incontro
tra quindici giorni
VIADANA – Non si sono sottratti al confronto i cosiddetti dissidenti del Partito democratico, partecipando martedì sera all’assemblea degli iscritti dietro convocazione della segretaria provinciale Forattini e del dirigente centrale Fabrizio Santantonio. Appena usciti dall’aula consiliare, dopo aver votato la sfiducia al sindaco e alla Giunta, alle 21 si sono infilati diligentemente nella riunione per raccogliere i vari commenti sulla situazione viadanese che in parte loro stessi avevano contribuito a creare.
Sostanzialmente nessuna decisione è stata presa anche perché l’orientamento è quello di istituire delle regole precongressuali in vista del congresso verso e proprio che si terrà entro quindici giorni a Viadana. Chi era presente comunque riferisce di insulti volati nella sala con un clima per nulla tiepido e violenti attacchi nei confronti di chi avrebbe dovuto garantire un percorso amministrativo positivo e non lo ha fatto. Uno di quelli messi sotto accusa ha dichiarato che da tre anni vi è in atto da parte della sede centrale del Partito il tentativo di estromettere quei sette/otto iscritti, che non consentirebbero libertà di manovra, tanto che, secondo indiscrezioni, si sarebbe persino arrivati a cambiare la serratura nella sede di via Mazzini a Viadana cercando così di espellerli almeno dal punto di vista “residenziale”. Da lì la conseguente nascita di un nuovo Circolo di Cogozzo Cicognara che qualche tempo dopo è stato commissariato.
Una decisione verso la quale è stato presentato ricorso, ancora in attesa di essere discusso. La presunta espulsione dei componenti del Circolo dissidente, che molti pensavano arrivasse, martedì sera comunque non c’è stata, anche perché i presenti alla riunione erano una settantina su 270 tesserati.
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