Politica

Nessun dietrofront:
i firmatari mozione
votano la sfiducia

Nella foto, il municipio di Viadana

VIADANA – Alla fine la Giunta del sindaco Giorgio Penazzi è stata spazzata via dalla sua stessa maggioranza. Ad esclusione dei fedeli Rosario Villirillo e Cesarina Baracca (che aveva abbandonato l’aula da tempo) martedì sera poco prima delle ore 21 ben undici consiglieri hanno risposto “favorevole” alla chiamata nominale fatta ad ognuno di loro dal presidente del consiglio comunale facente funzione Silvio Perteghella. Penazzi, dimessosi dall’incarico di primo cittadino nella giornata di lunedì, come preannunciato era assente all’adunanza. La mozione di sfiducia è stata posizionata all’ultimo posto di un ordine del giorno che prevedeva anche tre questioni di carattere urbanistico che il capogruppo del Pd Paolo Zanazzi ha ritenuto di estrema importanza per dimostrare serietà e impegno nei confronti della popolazione viadanese in attesa da tempo di tali varianti.

Un momento di tensione è stato vissuto quando si è manifestata l’assenza del capo aera servizi tecnici convocato per spiegare appunto le questioni delle delibere all’ordine del giorno. Un’assenza che ancora Zanazzi ha giudicato di una gravità assoluta. Poi ci sono state quasi tre ore di dichiarazioni di voto di ciascun consigliere, ripetute per giustificare la scelta di affidare ad un commissario prefettizio la gestione amministrativa di Viadana. Quasi si volesse cercare più motivazioni possibili per giustificare agli occhi della gente una svolta dai più ritenuta drammatica per la città. Il momento della votazione, inesorabile e inflessibile, è arrivato poco prima delle 21 a decretare la fine del mandato di Penazzi dopo nemmeno tre anni di gestione.

Rosario Pisani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...