Penazzi, primo giorno
da ex: “Ora le querele
le potrò fare io”
Nella foto l’ormai ex sindaco di Viadana Penazzi
VIADANA – “Erano alla ricerca di un motivo per giustificare la loro pervicace, petulante e ossessiva richiesta di sfiducia nei miei confronti!” Questo uno di commenti usciti dallo sfogo del sindaco di Viadana Giorgio Penazzi lunedì attorno a mezzogiorno subito dopo aver diffuso la lettera con le sue dimissioni. Il commento è riferito all’ultima “bomba” in ordine di tempo, che i suoi contestatori hanno provveduto a far esplodere per assicurarsi del suo definitivo affondamento.
“Silvio Perteghella e la sua cricca” attacca Penazzi “fanno nei miei riguardi esposti e non denunce perché così cercano di evitare di commettere il reato di diffamazione: ma è una scappatoia inutile perché adesso le querele le farò io nei loro confronti”. Penazzi si riferisce alle accuse emerse nelle ultime ore dove alla sua persona viene contestato il conflitto di interessi per essere stato revisore di conti di una ditta privata e contemporanamente sindaco di Viadana, favorendo così l’azienda per quanto riguarda il cambio di uso e destinazione di un capannone.
Gli altri contenziosi che i cittadini avrebbero portato davanti al Tar su questioni di oneri d’urbanizzazione, si sono tutti conclusi con esiti favorevoli per le casse comunali. Giorgio Penazzi poi si scaglia contro quello che individua come il suo peggior contestatore, assieme a Paolo Zanazzi. “Perteghella, privo di professionalità e conoscenze tecniche idonee, ha provocato un disastro colossale quando era a capo della Stu, compromettendo in maniera disastrosa i rapporti con un Istituto di credito”. E Penazzi è ancora convinto che il suo risentimento derivi propria dalla mai digerita decisione di toglierlo da quell’incarico per incapacità. “Adesso queste insinuazioni lanciate sulla stampa fanno parte di un pacchetto di accuse preparate per trovare un alibi davanti agli elettori di Viadana”.
Una giustificazione preparata secondo Penazzi in vista dell’appuntamento di martedì sera quando i dissidenti dovranno presentarsi davanti a tutti i compagni di partito nella famosa riunione dei tesserati del Pd voluta dal commissario straordinario Fabrizio Santantonio. Lì dovrà essere chiarito perché non è stato possibile trovare un accordo per gestire bene il Comune di Viadana, che ora andrà incontro a quasi un anno di commissariamento prefettizio.
Rosario Pisani
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