Feste e turismo

A Boretto grande
evento per pensare
insieme… Un altro Po

Nella foto uno scorcio del fiume Po

BORETTO (RE) – Una location suggestiva come la Motonave Stradivari, ormeggiata per l’occasione presso il porto di Boretto, Reggio Emilia; una riunione densa di contenuti. Sarà una riunione con discussione pubblica probabilmente decisiva per il futuro del fiume Po inteso come risorsa quella che si terrà giovedì sera 22 maggio alle ore 21, alla presenza di cariche regionali molto importanti e dei più esperti personaggi, a livello padano, di pesca, turismo fluviale e sicurezza.

“Un altro Po”, questo il titolo dato alla serata, sarebbe dovuto diventare anche il nome di una nuova associazione, creata ad hoc. In realtà, anche su consiglio dell’avvocato Paolo Antonini, che in qualità di rappresentante dell’Associazione delle Canottieri (è presidente degli Amici del Po ma in ottimi rapporti con l’Eridanea, solo per restare a Casalmaggiore) modererà l’incontro, non si creerà una nuova entità onde evitare confusione, ma si cercherà comunque un disegno e un progetto unico al quale le varie associazioni già esistenti dovranno partecipare, dando il loro contributo.

“Tecnicamente si tratta di un accordo di programma delle associazioni con i vari enti pubblici” spiega Vitaliano Daolio, pescatore professionista e soprattutto gestore dell’Acquario del Po, un unicuum lungo l’asta fluviale che sorge a Motta Baluffi “e la finalità è quella di creare appunto un altro Po. Senza doppioni, senza nuove associazioni, senza sovrapporre le forze, ma organizzandole nel modo migliore con un accordo preciso. Ad esempio, il Po va ripensato in ottica interregionale, perché se sin qui è stato considerato un elemento di divisione, d’ora in avanti va pensato, invece, come un elemento di unione. Non è possibile che in Lombardia vi siano determinate leggi o regolamenti e in Emilia altre. Per questo per la prima volta avremo dirigenti regionali sia della Lombardia che dell’Emilia, impegnati nel settore della pesca e del turismo”.

Lunghissimo infatti l’elenco dei partecipanti alla serata, che avrà come tema “Il turismo fluviale, la navigazione e la pesca, strumenti di valorizzazione turistica del territorio”. Oltre ad Antonini e Daolio, Giammaria Manghi, presidente dei Comuni della Bassa Reggiana curerà l’introduzione, mentre interverranno Laura Schiff, dirigente della Attività Produttive Commercio e Turismo della Regione Emilia Romagna, Palmiro Donelli del sistema turistico Po di Lombardia, Raffaele Spiga, dg Agricoltura, Economia Ittica, Attività Faunistico Venatorie della Regione Emilia, Alberto Lugoboni della direzione generale Agricolture Regione Lombardia, Francesco Puma, Segretario Generale Autorità di Bacino Po, Giuseppe Torchio, presidente del Gal Oglio Po, Ivano Galvani, dirigente Aipo settore navigazione interna, Giuliano Landini, capitano della Motonave Stradivari, Cosetta Allegri della Va Pensiero Viaggi Tour Operator, Ivano Pavesi della Borsa del turismo fluviale e Matteo Cortellazzi, consigliere del Carp Fishing Italia.

“I due temi trainanti saranno turismo e pesca” spiega Daolio “ma si parlerà anche di illegalità e delle problematiche strutturali, legate soprattutto alle condizioni pietose in cui si trovano molti attracchi: si pensi che per ormeggiare la Stradivari a Boretto è stato necessario, mercoledì, dragare la zona, perché non c’era acqua sotto la pura. E per quanto concerne il discorso degli attracchi inutili, abitando a Motta, credo di saperne qualcosa. Dobbiamo darci da fare in questo anno, perché l’Expo è un’opportunità troppo grande per non coglierla”.

Infine un pensiero sul centro di monitoraggio delle acqua da posizionare proprio a Motta, all’Acquario gestito da Daolio. “Massima disponibilità da parte nostra e del Politecnico di Milano, che ha il progetto pronto. Ora servono le finanze ma prima ancora la volontà politica di fare qualcosa: da parte mia credo che nell’incontro si parlerà anche di questa tematica, molto importante a livello ambientale e, di conseguenza, turistico: perché un fiume più pulito è anche più bello oltre che più sano e dunque più appetibile”.

Giovanni Gardani

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