Cronaca

Concass, replica a
Manfredi: ‘E’ contrario
a un progetto sociale’

Nella foto, la sede del Concass

CASALMAGGIORE – In più occasioni il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Casalmaggiore e Casalasco, Adamo Manfredi, ha dichiarato la propria idea in tema di tagli. Tra le sforbiciate da proporre rispetto all’attuale gestione delle risorse pubbliche, anche quella relativa al progetto “Legami di terra: paesaggi coltivati e welfare nel casalasco”. “Manfredi ha riportato dati e informazioni non corrette”: replica il direttore del Consorzio Casalasco dei Servizi Sociali, Katja Avanzini. “Il progetto si compone di una partnership ampia e qualificata per attuare non solo gli orti sociali ma una pluralità di azioni che spazino da orti sociali gestiti dal consorzio, orti aziendali da sviluppare con le imprese sensibili del territorio, formazione specifica per le persone coinvolte nei percorsi di inserimento lavorativo e per la cittadinanza prevedendo il coinvolgimento della Fondazione Santa Chiara, ma anche azioni più prettamente culturali ed educative che coinvolgono studenti con il lavoro del Parco Oglio Sud ed un’azione di mappatura delle aree verdi in capo al Gal Oglio Po”.

“Gli obiettivi del progetto – spiega Avanzini – rimandano alla volontà di creare maggiore coesione sociale e di valorizzare il legame tra comunità locali e paesaggio rurale affinché al termine del progetto vi sia un aumento delle opportunità lavorative e di inserimento sociale per le persone in disagio sociale, lo sviluppo di un modello pubblico-privato per la gestione sociale di aree coltivate o riqualificate e il miglioramento della qualità della vita delle comunità locali anche grazie al potenziamento delle capacità delle comunità locali di far fronte al disagio sociale e all’abbandono del paesaggio rurale”. “Il progetto – specifica il direttore del Concass – richiede un finanziamento alla Fondazione comunitaria di 132mila euro e ne costa circa 270mila. La differenza tra il contributo e il costo è data dalla compartecipazione degli aderenti al progetto attraverso risorse economiche ma soprattutto valorizzazione del personale e dei beni messi a disposizione. Il finanziamento richiesto non copre, e sarebbe illegittimo se lo facesse, i costi del personale”.

”Non si capisce – chiosa Avanzini – la presa di posizione di così netto rifiuto da parte del candidato sindaco Manfredi verso un progetto, tra l’altro non ancora approvato, che contiene al suo interno tanti temi forti presenti anche nella sua campagna elettorale. Non è la rincorsa a chi fa l’orto più bello o più eco-sostenibile ma l’idea di un progetto sociale, con la S maiuscola, che si occupi quindi di promuovere e sostenere lo sviluppo di una comunità locale attenta alle fasce più deboli della popolazione ma anche allo sviluppo di appartenenza al nostro territorio e alle sue risorse ambientali”.

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