Cronaca

Ennesima razzia
di rame al cimitero
di Commessaggio

Nella foto, immagini del cimitero depredato del rame

COMMESSAGGIO – Ennesimo furto di rame ai danni di un cimitero. Dopo un periodo di calma i ladri sono tornati alla carica rubando grondaie e canali al campo santo di Commessaggio. Un luogo che i malviventi conoscono molto bene essendoci passati altre tre volte prima di questo quarto assalto. Praticamente hanno rubato ciò che ancora era rimasto dopo le precedenti razzie. L’operazione di distacco del prezioso materiale ha riguardato sia l’esterno che l’interno del cimitero comprendendo pure due cappellette private. Ad accorgersi di quanto accaduto sono stati i fedeli che andavano assieme a don Emilio alla funzione religiosa che si tiene nel mese di maggio. Per terra, sul vialetto di ghiaia, era rimasto un pezzo di gronda che evidentemente i malviventi non avevano fatto in tempo a portare via, o che non stava più sul furgone con quale erano giunti a caricare la refurtiva. Alzando lo sguardo i fedeli si sono accorti che praticamente tutta la struttura cimiteriale era stata depredata a partire dalla facciata esterna sino ad arrivare alla zona interna comprendendo la zona dei loculi a destra e in fondo.

Una novantina di metri in totale per un valore che deve essere ancora quantificato con precisione. Lunedì pomeriggio, come si è sparsa la notizia c’erano già diversi residenti di Commessaggio che sono arrivati al cimitero per verificare i danni e controllare che non fossero stati danneggiati anche i loculi dei propri famigliari. I danni, in maniera notevole, sono stati recati anche alle tegole e alle marsigliesi su cui i ladri hanno camminato distruggendo ampie superfici di tetto. Probabilmente giunti con una scala propria dopo averla appoggiata al muro esterno del cimitero, i ladri di rame hanno cominciato a strappare i canali incuranti che a poche decine di metri scorresse la strada statale Sabbionetana. Ma il buio della notte ha probabilmente contribuito a celarne le operazioni che poi sono proseguite dentro al cimitero con la razzia alle rimanenti strutture che non erano state rubate nelle tre visite precedenti. Visite che hanno non trascurato gli oggetti come porta fiori e vasetti in rame, che adesso nessuno più lascia sulle tombe dei propri famigliari. Probabilmente la stessa banda nella stessa notte si è portata nei pressi del cimitero di Castellucchio ma qui avrebbero rinunciato al furto perchè disturbati da qualcuno che li ha intravisti.

Rosario Pisani

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