Politica

Bongiovanni (con
Cappellini) e il comune
“come una casa di vetro”

Nella foto l’incontro delle liste in appoggio a Bongiovanni in Auditorium Santa Croce

CASALMAGGIORE/QUATTROCASE – “Il municipio come una casa di vetro, all’insegna della massima trasparenza da parte di esecutivo e maggioranza nei confronti dei cittadini. Ad oggi, tanto per dire stiamo ancora aspettando la pubblicazione di delibere del 2011, bisogna cambiare, e l’ente, anche dal punto di vista informativo, deve tornare performante”: è quanto ha auspicato Filippo Bongiovanni aprendo la serata in Auditorium Santa Croce di sabato, alla quale ha partecipato l’assessore regionale alla Cultura, Identità e Autonomie, Cristina Cappellini.

In apertura l’intervento di Giuseppina Mussetola sul commercio: “La città ha smarrito il suo ruolo di riferimento. Certo, la crisi ha fatto la sua parte, ma il paese ha perso la sua identità anche per altri motivi. Non si può accettare passivamente questa realtà”. Sono state così presentate le proposte per il rilancio del commercio, possibile partendo da una revisione viabilistica dell’area urbana. Molteplici i punti declinati dall’esponente di Casalmaggiore è Viva: una burocrazia più snella, un arredo urbano consono, lotta all’abusivismo, azzeramento della tassa sull’ombra e il coinvolgimento di commercianti nel processo organizzativo di eventi e manifestazioni sul territorio (momenti in cui avranno sconti sul plateatico) sono tra le proposte di un programma che prevedere l’istituzione di un assessorato con delega ad hoc per il commercio, ennesima riprova dell’importanza del settore, ingranaggio per far ripartire la città.

Inerenti alla sicurezza, invece, le analisi di Marco Micolo (Casalmaggiore E’ Viva) e Massimo Mori (Casalmaggiore al Centro). A seguire l’intervento di Maurizio Vezzosi, dirigente e tecnico di una società sportiva locale: “L’amministrazione deve coinvolgere le famiglie per incentivare la pratica sportiva. Faremo il possibile per aiutare le varie associazioni. Il tessuto è vivo: In pochi anni una nuova società di ginnastica artistica ha reclutato oltre 150 ragazze”. Sulle infrastrutture, invece, Vezzosi ha spiegato che “da 30 anni sono rimaste invariate. La città merita, per completare il plesso scolastico, un centro polifunzionale per tutte le associazioni. Le risorse si possono reperire o con un dialogo tra imprenditori, associazioni sportive e amministrazioni o con l’Istituto per il Credito Sportivo i cui bandi annuali sono finalizzati a erogare mutui agevolati. Crediamo fermamente alla Festa dello Sport (fissata per il 7 giugno a Casalmaggiore, ndr), una vetrina importante per le varie società, ma l’amministrazione non può limitarsi a dire “pensateci voi”. Questi ed altri contesti, come eventi sportivi per valorizzare il centro storico, le golene, il nostro argine maestro, vanno agevolati”.

Le proposte di Pamela Carena (Casalmaggiore è viva) erano invece tese ad una collaborazione culturale con il circondario, anche per entrare in circuiti turistici più ampi, con l’intento di fare rete, ed è stata ampiamente condivisa dall’assessore Cappellini: “Le istituzioni devono lavorare in concertazione, sostenendo l’associazionismo”. L’esponente del Pirellone ha ripercorso la situazione dal suo insediamento: “Appena arrivata il budget regionale era di soli 20 milioni di euro, nel bilancio 2013 però abbiamo portato la cifra a 40 milioni, questo grazie anche a fondi europei. In un contesto difficile la sinergia pubblico privato è determinante: da Roma non arriva più niente”. Sull’Expo e le possibilità per la Regione: “Abbiamo studiato pacchetti turistici per garantire un’offerta di qualità, per fidelizzare le persone alle nostre bellezze. La valorizzazione dei prodotti tipici rientra in un più ampio discorso di valorizzazione dei territori mettendo in mostra il meglio. Il ritorno dell’Expo andrà ben oltre i sei mesi di manifestazione del 2015: è stato pubblicato un bando per valorizzare ulteriormente i siti Unesco regionali, tra cui Sabbioneta”.

Al termine l’intervento dal pubblico di Paolo Zani, presidente dell’Associazione Amici del Museo del Bijou, sull’impatto della stagione teatrale per le casse comunali, cavallo di battaglia dello stesso Zani: “E’ molto dispendiosa. Con quello che costa uno spettacolo a Casalmaggiore si potrebbero portare gli spettatori a Milano, offrire loro una cena e pagare il viaggio”. Dopo la battuta Zani si è addentrato nel tema: “Bisogna fare un bilancio economico e politico morale dei suoi costi. Se ho una sponsorizzazione di migliaia di euro per una serata, seguita da 10 persone, economicamente non ci sono problemi, ma moralmente e dal punto di vista culturale qualcosa non funziona”. La proposta di Zani è stata rivolta al candidato Bongiovanni, che ha apprezzato: “Bisogna caratterizzare la stagione. Abbiamo un teatro del Settecento, ci vuole tanta fantasia a pensare di fare una stagione dedicata, almeno 3 spettacoli al melodramma del Settecento?”. Chiusura con appello al voto del 25 maggio del candidato sindaco: “Siamo certi di avere il miglior programma e la miglior squadra per far rinascere Casalmaggiore!”

Prima dell’incontro in Auditorium, Bongiovanni ha proseguito, venerdì, il suo tour delle frazioni, presso il bar dell’oratorio di Quattrocase. I temi cardine delle due civiche di supporto, lavoro, sicurezza e famiglia, sono stati seguiti dai residenti della frazione (ed erano presenti anche residenti di Valle) durante la serata elettorale. Trasversale al programma, nelle dichiarazioni dei candidati, la precisa volontà nel collaborare con la gente: “Non staremo dietro la scrivania, ma ci metteremo a disposizione cercando di capire le necessità del territorio” così Vanni Leoni (Casalmaggiore al Centro) all’interno di un’analisi sull’urbanistica, ha sintetizzato la visione della coalizione. La linea ampiamente annunciata dallo stesso Bongiovanni è tesa al recupero del ruolo di riferimento di Casalmaggiore nel casalasco, una situazione più volte emersa in Provincia dagli altri sindaci della zona: “Dobbiamo invertire la rotta, Casalmaggiore è in declino, serve attirare imprese e fare da catalizzatori anche coi comuni limitrofi, serve un cambio di passo e di mentalità con la pubblica amministrazione che si mette al servizio dell’impresa, facilitandone gli iter e incentivando gli insediamenti con pacchetti localizzativi di carattere urbanistico e fiscale”.

Presentato dall’aspirante primo cittadino, il candidato di frazione (per Casalmaggiore al Centro) Fulvio Cavalli ha così esposto il suo pensiero: “Ho voluto raccogliere la sfida, ero stufo di sentire le lamentele della gente e mi sono proposto di fare qualcosa di positivo per me e il mio paese. So che non sarà facile, ma ce la metterò tutta”.

Molto sentito, alle luce delle domande poste ai candidati, il tema della sicurezza, declinato da Massimo Mori (divisione del territorio in quattro quadranti, pattugliati dalle varie forze dell’ordine, attive in sinergia, per ridurre i tempi di intervento), garantita anche dall’utilizzo di sistemi tecnologici ad hoc per rilevare in tempo reale i veicoli non in regola. Telecamere di rilevamento, varchi elettronici, sistemi di controllo targhe: “Siamo un territorio di confine con il mantovano. Con questi strumenti sarebbe molto più facile individuare chi delinque”. Nell’analisi di Marco Micolo (Casalmaggiore è Viva) la necessità di intensificare i controlli circa la permanenza dei requisiti di legge per la sussistenza del diritto ad aiuti da parte del Comune: “Casalmaggiore è un contenitore che sta per esplodere, riempito troppo e in poco tempo ed ora sta rischiando il collasso. Un’amministrazione può creare condizioni affinché il Comune non sia il più appetibile al mondo. Offriamo un assistenzialismo assolutamente smisurato. Chi viene qui, delinque e crea questa situazione di squilibrio, non merita aiuto”. Sulle Case Popolari: “Abbiamo persone morose da tre anni e non vengono sfrattate, mentre i nostri anziani, i nostri giovani i nostri poveri sono costretti a stare fuori, senza casa. E il Comune non fa niente: ha fatto sei sfratti in cinque anni, casualmente tutti negli ultimi sei mesi. Per quattro anni e mezzo non c’è stato neanche un caso?”

Da segnalare anche l’analisi di Gianfranco Salvatore sulle famiglie, sull’attività di sostengo alla genitorialità. Sulla strada di collegamento tra Valle e Quattrocase: “Quella strada è ammalorata, stileremo un elenco di vie che sistemeremo, in base alle priorità, dedicando fondi adeguati di anno in anno” ha dichiarato Bongiovanni in chiusura.

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