Cronaca

Aggredita da un (finto?)
addetto Vodafone:
vola anche uno schiaffo

CASALMAGGIORE – Il lavoro degli addetti alla telefonia mobile (o anche di qualsiasi prodotto che richieda una vendita o una promozione porta a porta) è indubbiamente stressante e spesso difficile da gestire, specie nel rapporto con i clienti che, spazientiti, non sempre hanno tempo e voglia di stare ad ascoltare. Massima comprensione, dunque, ma non quando si esagera. E’ il caso capitato nel pomeriggio di giovedì a Casalmaggiore, in centro (non diremo la via esatta per questioni di privacy), attorno alle ore 18. Un addetto Vodafone (resta da capire, considerato il suo atteggiamento, se vero o finto) avrebbe infatti addirittura aggredito una donna, che avrebbe semplicemente risposto di non essere interessata all’offerta. La donna ammette di avere risposto un po’ stizzita, in un primo momento, ma da lì in poi è stata un escalation. L’addetto (o finto tale) ha suonato nuovamente al citofono per 2-3-4 volte, poi quando lo stesso è stato staccato dalla signora, ha iniziato addirittura a prendere a calci la porta, chiusa a chiave. A quel punto la donna dalla finestra ha risposto in malo modo all’addetto (25 anni circa, munito di un treppiedi e di una macchina fotografica, poi vedremo perché), e quest’ultimo avrebbe insultato la signora e iniziato a fotografare la casa. A quel punto la donna è scesa per chiedere spiegazioni e per tutta risposta, dopo avere minacciato di chiamare i carabinieri, la stessa si è presa un ceffone in pieno volto.

A quel punto i militari sono stati contattati per davvero e, quando sono arrivati, trovando sia la donna che l’addetto, hanno raccolto le testimonianze. E’ stato ascoltato anche un ragazzo, che ha assistito alla scena e che nel mentre si era spostato verso un bar della zona. Il caso, comunque, non sembra chiudersi qui: la donna infatti è intenzionata ad andare fino in fondo e a denunciare l’addetto per aggressione, anche perché dalla sua ha gli incartamenti relativi all’ingresso al pronto soccorso dell’Oglio Po di Vicomoscano, dove è arrivata per essere medicata all’orecchio colpito dal violento schiaffo. Pare che l’addetto Vodafone volesse misurare il campo magnetico della zona, proponendo la possibilità di piazzare nuove antenne di ultima generazione, che riuscirebbero a ridurre lo stesso campo magnetico, con benefici per la salute. Una tattica utilizzata, in qualche caso, semplicemente per strappare nuovi contratti. Al di là della bontà e della serietà dell’iniziativa, sulla quale non ci pronunciamo, resta chiaramente il gravissimo gesto dell’aggressione ai danni di una potenziale cliente.

Giovanni Gardani

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