Il pragmatismo
di Tosi al servizio
di Bongiovanni
Nella foto, Filippo Bongiovanni con Flavio Tosi in Santa Chiara
CASALMAGGIORE – Puntuale, addirittura in anticipo: una prassi, confermano i suoi sostenitori. Flavio Tosi, sindaco di Verona, candidato della Lega Nord nella circoscrizione Nord Est per il parlamento europeo, domenica mattina non si è lasciato attendere a Casalmaggiore, dove ha fatto tappa per sostenere il collega del Carroccio Filippo Bongiovanni, candidato alla poltrona di primo cittadino maggiorino. A salutarlo, presso la Fondazione Santa Chiara, anche il collega casalese Claudio Silla. “Vengo volentieri nei comuni attesi dalle elezioni amministrative”: ha esordito Tosi. “Fare il sindaco significa ricoprire il ruolo pubblico più bello. Nel caso in cui dovessi essere eletto per le europee rinuncerò al seggio a Strasburgo per portare a termine l’impegno preso coi cittadini della mia città”. Una città che Tosi governa dal 29 maggio 2007: sette anni, una riconferma nel 2012 ed un consenso che in alcuni casi travalica l’ottica partitica. Un apprezzamento frutto però di scelte “che sono costate anche molte polemiche”. Ecclatante il caso dell’assegnazione delle case popolari: “Quando mi sono insediato – ha spiegato Tosi – il 60% degli alloggi di proprietà del comune, dapprima governato dal centrosinistra, era destinato agli stranieri. Ho modificato il regolamento ed assegnato alloggi in relazione alla percentuale di stranieri residenti a Verona, ovvero il 15%. Una decisione che ha trovato l’opposizione del centrosinistra e il coinvolgimento dell’Unar, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, che ha sede a Roma ed è uno dei tanti inutili sperperi di soldi pubblici. Da sette anni ci scriviamo sul tema con gli uffici nazionali ed europei preposti. Loro fanno i conti con le lentezze della burocrazia, intanto a Verona il nuovo regolamento continua ad esistere e agisce nell’interesse della città”.
Il pragmatismo di Tosi si traduce nelle risposte alle criticità casalesi esposte da Filippo Bongiovanni. “Casalmaggiore ha perso servizi e sconta problemi di sicurezza, di degrado, di declino, di abbandono di attività e di rassegnazione dei cittadini”: così il candidato sindaco per ‘Casalmaggiore è viva’ e ‘Casalmaggiore al centro’. “A Verona – ha risposto Tosi – in fatto di sicurezza si è investito sulla Polizia Municipale. La norma italiana prevede un agente ogni mille abitanti: i veronesi possono contare su settanta vigili urbani in più rispetto a quelli garantiti per legge. Non solo, la Polizia municipale ha un comandante con competenze militari e gli stessi agenti sono autorizzati a condurre indagini. La sicurezza è offerta dalla presenza di tutte le forze dell’ordine per le strade, compreso l’Esercito. Le divise fungono anche da deterrente e a Verona di sera la gente frequenta le vie del centro senza timori”. Ben diverso il discorso per Casalmaggiore secondo Bongiovanni: “Ho raccolto un faldone con articoli dei tantissimi furti, rapine e vandalismi avvenuti in città e documentati dalla stampa negli ultimi cinque anni. Le soluzioni ci sono e Verona lo dimostra. Anche in fatto di abusivismo”. “Come abbiamo fatto a liberare le strade della nostra città dai venditori abusivi? Semplice, abbiamo applicato una legge dello Stato Italiano – ha spiegato Tosi -. Chi viene pizzicato comprare merce contraffatta, è passibile di una multa di mille euro. Nessuno rischia di pagare una tale contravvenzione per una borsa dal marchio falsificato”.
“E con i controlli delle forze dell’ordine gli abusivi sono spariti da Verona e andati altrove, forse sono venuti a Casalmaggiore…”: ha ironizzato il sindaco veronese, riprendendo un tema caro a Bongiovanni, che ha citato il caso dei circa cento venditori abusivi contati dal leghista nel corso dell’ultima Fiera di San Carlo. “Per fare il bene dei cittadini e delle imprese – ha illustrato Tosi -, bisogna ridurre le spese comunali e contenere le tasse. In tema di insediamenti industriali e commerciali, bisogna essere efficienti, fornire incentivi e dare tempi certi a chi vorrebbe investire. A Verona arriverà Eataly di Farinetti, Ikea, tutti colossi nei rispettivi settori”. Il sindaco Tosi, dopo l’introduzione di Bongiovanni, aveva iniziato il suo intervento in Santa Chiara parlando anche di turismo: “Verona è la seconda città italiana più sicura per i turisti. La prima è Matera. La percezione di sicurezza ha aumentato anche l’afflusso turistico: per attrazione di visitatori abbiamo ormai superato Firenze e siamo al terzo posto nazionale”. Prima della chiosa, il sindaco veronese ha lanciato un monito ai sostenitori di Bongiovanni e ai cittadini casalesi scontenti dello status quo: “Basta dire che non vale la pena votare perché vincono sempre gli altri. Se si vuole cambiare, la prima cosa da fare è andare alle urne. E votare per le persone giuste, quelle che propongono un reale cambiamento”. Il cerchio del discorso di Tosi si è chiuso così com’era iniziato: “Il mio lavoro è stato apprezzato dai cittadini? Ho solo fatto quello che un sindaco normalmente dovrebbe fare”.
Simone Arrighi
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