Martignana si scalda
La brochure di Fazzi
attacca il governo Gozzi
Nella foto Domenico Fazzi con il simbolo della sua lista
MARTIGNANA DI PO – A poco più di quindici giorni dalle elezioni, Domenico Fazzi, candidato sindaco di “Uniti per Martignana di Po” va all’attacco dell’amministrazione uscente guidata da Alessandro Gozzi con una brochure, distribuita in questi giorni in paese. Il documento, che presenta gli otto candidati consiglieri in lista con Fazzi, parla infatti di “terapia del buon senso” e presenta, come ricetta, tutti i punti sui quali Gozzi è stato fortemente contestato dalle minoranze, in particolare il rialzo della tassazione, resosi necessario per ripianare il bilancio. Nella brochure si propongono “meno Tares o Tasi, meno Irpef, meno rette asilo, meno spese rifiuti” ma anche “rimborso spese di trasporto sanitarie, più valore, più efficienza, più trasparenza, più attenzione”. Non è tutto: insistendo sulla parola “buon senso”, anche nelle pagine interne Fazzi attacca parlando addirittura “del più grave dissesto finanziario” dal 1945. “L’amministrazione comunale uscente” si legge “per evitare la bancarotta o il commissariamento del comune non ha trovato altro rimedio che mettere le mani nelle tasche dei martignanesi con l’aumento generalizzato delle aliquote Tares, dell’Imu e dell’addizionale Irpef, che risultano essere le più elevate della zona Casalasco”.
La brochure elenca poi spese definite inutili: 60mila euro per rifare via della Libertà, “appena riqualificata”, 40mila euro per rifare il Pgt, “approvato solo due anni prima”, 10mila euro all’anno per l’affitto della sala oratorio, 10mila euro all’anno per “prebende e finanziamenti a pioggia”. “Denaro” spiega Fazzi “che noi pensiamo di risparmiare, potendo ridurre la tassazione e garantendo il rimborso chilometrico alle stesse persone anziane”. Dopo la pars destruens ecco quella construens: tra gli investimenti elencati, la valorizzazione delle aree verdi e il completamento del Parco Caduti di Nassirya, valorizzazione della zona golenale in collaborazione con i comuni limitrofi, completando strada alzaia che costeggia il Po, miglioramento dell’efficienza della scuola dotandola di materiali e supporti didattici e aumento della presenza di operatori e assistenti sociali per l’assistenza domiciliare. Fazzi infine riporta in auge un vecchio cavallo di battaglia, già discusso in consiglio: se unione dev’essere, spiega il candidato, sia con Casalmaggiore “per la contiguità del territorio, per la collaudata macchina amministrativa e per tradizione”.
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