Piadena, urinò in centro
Condannato a pagare
500 euro di multa
Nella foto l’ultima udienza del Giudice di Pace casalese
CASALMAGGIORE – E’ costata 500 euro di multa la voglia irrefrenabile di un extracomunitario che si è messo ad urinare in centro a Piadena: il fatto fece scalpore mesi fa e la sentenza, peraltro, è stata l’ultima emessa dal Giudice di Pace di Casalmaggiore, dato che ormai si va verso il trasferimento a Cremona.
La decisione è stata presa lunedì mattina dal Giudice di Pace di Casalmaggiore Beatrice Ghillani al termine di una mattinata dove sono state affrontate ben ventuno udienze, per la maggior parte rinviate o giunte alla remissione di querela. La vicenda dello straniero è stata raccontata dal comandante della stazione dei carabinieri di Piadena maresciallo Currarino, il quale ha ricordato di aver notato l’uomo intento alla funzione corporale contro un pilastro sotto i portici in pieno centro del paese. E tutto questo nonostante vicino a lui, vi fossero ben quattro bar aperti e l’ora non fosse nemmeno così tarda. Il sottufficiale avrebbe poi chiesto ragioni di tale comportamento all’uomo sentendosi rispondere che non poteva certo farla nei pantaloni. La condanna difficilmente comunque troverà esecuzione poiché nel frattempo il personaggio sembra essersi volatilizzato e non si trova più nel Casalasco.
Un caso identico doveva essere giudicato, con un altre due persone denunciate per reati contro la pubblica decenza. In questo caso a testimoniare è stato chiamato il vicecomandante della Compagnia di Casalmaggiore maresciallo Roberto Pinto se non che era trascorso troppo tempo dall’accadimento e il reato è caduto in prescrizione, così come spiegato dal giudice che ha dovuto archiviare la questione. Tutte le altre udienze rinviate a settembre si terranno a Cremona poiché quella di lunedì, come detto, è stata l’ultima volta che il giudice di Pace esercitava a Casalmaggiore per la soppressione decisa dal noto e controverso provvedimento ministeriale. Di fatto per il comune casalese si chiude una piccola era e soprattutto si va verso la perdita di un servizio importante.
Rosario Pisani
© RIPRODUZIONE RISERVATA