Cronaca

‘Strettini’ e cordai,
Castelponzone riscopre
un grande passato

Nella foto, l’inaugurazione dello ‘strettino’

CASTELPONZONE (SCANDOLARA RAVARA) – Piante, fiori, bulbi, Museo dei Cordai e… gli ‘strettini’, vie in ciottolato della frazione scandolarese ufficialmente inaugurate nel corso della seconda edizione di SeMiScambi. Questi gli ingredienti della più importante iniziativa organizzata dal Fai Giovani di Cremona grazie alla disponibilità e alla collaborazione dei residenti di Castelponzone, borgo tra i più belli d’Italia che venerdì ha accolto visitatori e registrato il taglio del nastro di un’opera visibile da anni e completata grazie a circa 160mila euro di fondi, 35mila dei quali investiti dal comune di Scandolara Ravara e il resto reperito grazie al Gal Oglio Po Terre d’Acqua ed altri sponsor.

“Si tratta di un progetto di riqualificazione del borgo iniziato dieci anni fa – ha spiegato il sindaco Gianmario Magni plaudendo anche al lavoro dell’ex primo cittadino Giovanni Bozzini -. Tra un mese verrà aperto anche un b&b, qui in cascina”. Non solo: ad accogliere i visitatori di Castelponzone, anche la posa fra qualche settimana di una statua raffigurante un cordaio, opera dello scultore Isaia Lazzari. Magni si è soffermato sull’importanza delle “piccole attività di promozione turistica contro la crisi”, ritenendo “fondamentale la possibilità di fare rete”. A seguire, Velleda Rivaroli, assessore alla Cultura e candidata a succedere a Magni nelle prossime amministrative di Scandolara Ravara, ha parlato delle capacità attrattive locali e di un “turismo non come Rimini ma che può portare beneficio al territorio”. Rivaroli si è poi soffermata su quella che sarà una vetrina planetaria per Castelponzone, che avrà un proprio stand fisso ad Expo 2015. Presenti all’inaugurazione del Museo dei Cordai e dello ‘strettino’, anche l’assessore provinciale a Cultura e Sport Chiara Cappelletti, il vicepresidente della Provincia di Mantova Francesca Zaltieri, il presidente del Gal Oglio Po Terre d’Acqua Giuseppe Torchio: “Grazie per l’incoscienza di chi ha iniziato questa impresa. Sarà ricambiato dalla gratitudine dei cittadini”. Da Martignana di Po è arrivato anche il sindaco Alessandro Gozzi.

Al termine della cerimonia, Rosimbo (detto Bimbo) Colombi, ultimo cordaio vivente di Castelponzone ed Ireneo Grazioli, figlio di uno degli ultimi cordai, hanno condotto gli ospiti all’interno del Museo per una visita speciale: a loro due si deve gran parte del lavoro di recupero dei materiali oggi esposti e a disposizione del patrimonio territoriale casalasco.

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