Unione, Martignana
sceglie Gussola
Minoranze contrarie

Nella foto, un recente consiglio comunale a Martignana di Po
MARTIGNANA DI PO – La strada è obbligata, la direzione si sceglie. E l’amministrazione comunale di Martignana di Po ha messo la freccia verso ovest. Il consiglio comunale di mercoledì sera ha affrontato il tema dell’unione, e pur non trattandosi di un ordine del giorno su cui deliberare, ma solo un argomento da discutere, alla fine la decisione tanto attesa è stata presa: il sindaco Alessandro Gozzi ha scelto Gussola, Torricella del Pizzo e Municipia. “La maggioranza – afferma Gozzi – ha proposto di intraprendere il percorso con i cinque comuni rivieraschi”. Le minoranze di Sbernardori e Fazzi come da pronostico si sono dette contrarie, privilegiando entrambe l’opzione Casalmaggiore. Fazzi è anche intervenuto per specificare la sua posizione: “Non discuto la scelta di procedere all’unione, ma Martignana ha una posizione particolare. Non c’è un martignanese che almeno un paio di volte alla settimana non si rechi a Casalmaggiore all’ospedale, all’Asl, all’Aci, in tutti quegli enti succursali del capoluogo, o al supermercato, al mercato del sabato. Il sindaco di Gussola Chiesa ha detto nella riunione della scorsa settimana che servirà accentrare i servizi, e ha fatto l’esempio dell’ufficio tecnico. Ma avrebbe senso per noi andare a Cingia invece che a Casalmaggiore in un ufficio?”.
In Consiglio Gozzi ha ricordato una cosa a Fazzi: “Durante il suo mandato proprio lui interruppe alcune convenzioni con Casalmaggiore. Quanto a Sbernardori, ho detto in Consiglio che concordo con la sua posizione emersa in un’intervista: l’obiettivo è arrivare a un’unione casalasca con Casalmaggiore capoluogo. Ottimo, ma prima è giusto completare il quadro delle gestioni associate attorno alla città, per poi far sì che questa continui il discorso aggregativo appena abbozzato, anche a seguito della riforma delle Province. Andare ora, noi soli, con Casalmaggiore ci porrebbe in una posizione troppo minoritaria. La scelta l’abbiamo fatta, e proprio stamattina (giovedì, ndr) ho inviato agli altri comuni una mail chiedendo la disponibilità a partecipare da subito agli incontri sullo statuto”.
Fazzi, ricorda cosa accadde 5 anni fa? “Ci fu un’esperienza, positiva anche per la popolazione, sulla vigilanza urbana, e io cercai anche di estendere la collaborazione ad esempio al bus navetta che portava all’ospedale e che arrivava fino ad Agoiolo. Non fu possibile, e sulla vigilanza fu poi Casalmaggiore che decise di non rinnovare l’accordo. Riconosco che ci fu qualche difficoltà, ma noi gravitiamo su Casalmaggiore, e i tanti nuovi martignanesi arrivano proprio da lì”. C’era anche una terza ipotesi, quella che vi portava verso Palvareta Nova: la vostra scuola elementare è succursale di San Giovanni, e avete in comune anche la gestione dell’ospedale Aragona. “Sì, e con Gussola niente, se non una certa rivalità – risponde Fazzi -. Ma la scelta di Palvareta sarebbe ancora peggiore. Se ci fosse un referendum in paese tra Gussola e Casalmaggiore non ho dubbi su come andrebbe”. In fondo una sorta di referendum ci sarà fra un mese e mezzo, ed è facile scommettere che il tema unioni elettrizzerà la campagna elettorale.
All’argomento unione si è arrivati solo alle 22,30. Ad inizio seduta il presidente della Fondazione Aragona Vittorio Ceresini ha fatto una relazione sugli ultimi 15 mesi di gestione, ed ha illustrato i progetti futuri. Quindi la discussione si è prolungata sull’approvazione della variante al PGT. Altro ordine del giorno riguardava la convenzione per la gestione associata della polizia municipale sempre con i comuni di Gussola e Torricella. Era già stata approvata, poi si era deciso di interromperla ma, alla luce delle ultime decisioni sull’unione, è stata riapprovata dal Consiglio.
Vanni Raineri
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