Economia

Non solo droni,
anche i satelliti per
la ‘Tomato Air Force’

RIVAROLO DEL RE – Droni in volo sulla corsa all’oro rosso in Lombardia ed Emilia Romagna. Da meno di 48 ore sono scattati i trapianti di pomodoro su un’area di circa 4 mila ettari fra Cremona, Mantova e Brescia e appena saranno conclusi, spiega la Coldiretti Lombardia, una pattuglia di droni inizierà le prime missioni aeree per tenere sotto controllo campi e piantine. Il quartier generale della TAF “Tomato Air Force” si trova nella nostra Rivarolo del Re, nello stabilimento del Consorzio Casalasco del Pomodoro, una delle più importanti realtà italiane del settore, con oltre 300 soci agricoltori.

Sui droni volanti sono installate speciali fotocamere che rilevano la situazione dei terreni e dall’interpretazione delle immagini, a diverse lunghezza d’onda, è possibile ottenere indicazioni sulle quantità di acqua e di sostanze nutritive necessarie al campo. Un sistema GPS inoltre regola l’attività degli irrigatori e degli spandiconcime seguendo le mappe disegnate durante i voli di ricognizione su ogni singolo appezzamento, migliorando la qualità dei raccolti e tagliando i costi.

“Vogliamo usare la tecnologia per migliorare la qualità della vita degli agricoltori e aumentare la sicurezza dei consumatori – spiega Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona e Presidente del Consorzio Casalasco del Pomodoro – crediamo che un’agricoltura moderna debba guardare al futuro conservando la tradizione, garantendo sempre di più l’origine e la qualità dei prodotti”. Oltre ai droni, il Consorzio Casalasco usa anche un altro sistema di controllo: su tutte le confezioni di Pomì basta leggere il numero di lotto, il giorno e l’orario di lavorazione, inserire questi dati sul sito e si otterrà la fotografia satellitare del campo da cui arriva il pomodoro usato per la passata.

Quest’anno – spiega la Coldiretti Lombardia – in tutto il nord Italia si stima una produzione di pomodori di circa 24 milioni di quintali. “Ma tutto dipenderà sia dalle programmazioni aziendali che dalle condizioni” spiega Voltini. Entro il 10 giugno si concluderanno le  perazioni di messa in campo delle piantine e dal 20 luglio scatteranno le prime raccolte. La resa media per ettaro oscilla di solito fra i 650 e i 750 quintali per ettaro. A livello nazionale la produzione negli ultimi anni oscilla fra i 4 milioni e i 4 milioni e mezzo di tonnellate. Nel bacino del Mediterraneo i principali concorrenti sono Spagna, Portogallo e Turchia, con produzioni fra i 1,2 e 2,2 milioni di tonnellate. Nel mondo invece, il record spetta a California e Cina con quasi 18 milioni di tonnellate totali.

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