Cronaca

Luna Park di Piazza
Spagna in via Corsica?
Emerge qualche dubbio

Nella foto GoogleMaps l’ingresso del Parco di via Corsica

CASALMAGGIORE – La Fiera di Piazza Spagna, intesa come Luna Park, al parco di via Corsica? E’ questa l’idea dell’amministrazione comunale sfociata nei giorni scorsi in un atto di indirizzo pubblicato all’albo pretorio del comune che intenderebbe spostare le giostre solitamente piazzate, nella fiera estiva di giugno, nella zona Lido Po nel parco che si trova dove una volta sorgeva il vecchio campo sportivo comunale.

Il sindaco Claudio Silla, nell’atto di indirizzo con il quale impegna alla ricerca di una zona idonea l’Ufficio Ambiente e il suo responsabile Uber Ferrari, vorrebbe provare – questa è la motivazione ufficiale – a ridare attrattiva ad una fiera che sta perdendo qualche colpo, almeno per quanto concerne il Luna Park, dato che gli eventi in piazza Garibaldi e soprattutto lo spettacolo pirotecnico di chiusura in riva al fiume sono invece molto seguiti.

Il punto è che uno spostamento del genere non è così digeribile: e non soltanto perché è sempre difficile accettare una tradizione che cambia strada (le rivoluzioni non sono mai accolte col sorriso al primo colpo), quanto piuttosto perché lo stesso parco di via Corsica è al centro di qualche critica e di una battaglia legale nella zona del teatro.

Spostare un Luna Park in una zona verde come quella di via Corsica potrebbe provocare danni allo stesso manto erboso, dato che come noto i giostrai si muovono con grossi e pesanti camion: insomma, se il cambio sede dovesse essere deciso, a quel punto il comune si troverebbe a dover investire, molto probabilmente, una cifra anche sul ripristino del manto erboso una volta terminato il Luna Park. Non è tutto: come detto è ancora in piedi, a livello legale, la questione del teatro, con il comune di Casalmaggiore che ha perso al Tar contro tre privati cittadini, per non avere rispettato la distanza minima dell’edificio dal caseggiato. Per evitare di rifondere una cifra troppo cospicua e per provare a capire se vi siano margini di “recupero”, l’amministrazione ha fatto ricorso al Consiglio di Stato, che però non si esprimerà prima del 2015. Un tempo infinito e un motivo in più forse – considerando che il teatro potrebbe non essere toccato dal Luna Park, ma si troverebbe comunque a contatto con le giostre data la sua posizione – per scegliere un’alternativa diversa… Gli stessi residenti della zona sembrano caldeggiare un cambio di rotta.

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