Cronaca

La Diocesi di Cremona
piange don Cesare Zaffanella
di Villa Pasquali

Dal sito della Diocesi di Cremona

CREMONA – Nel tardo pomeriggio di mercoledì monsignor Cesare Zaffanella, parroco di Bonemerse originario di Villa Pasquali, frazione di Sabbioneta, è spirato presso l’Ospedale Maggiore di Cremona, nel quale era ricoverato da diverso tempo per combattere un male incurabile. In queste settimane molte persone della parrocchia e del movimento di Comunione e Liberazione, di cui era assistente, si sono alternati al suo capezzale insieme ai familiari più stretti. Don Cesare era un prete dal tipico carattere mantovano: schietto, appassionato e generoso nel ministero. A breve saranno comunicati giorno e ora dei funerali che saranno celebrati dal vescovo Dante Lafranconi.

Solo qualche settimana fa don Cesare aveva scritto alla sua comunità di Bonemerse parole di grande forza: «Prego per voi e per me, per la guarigione del vostro e del mio cuore, in casa, in chiesa e fuori. Accettate tutto e datevi da fare, con la Grazia di Dio, per raccogliere e superare tutti gli ostacoli». Inoltre aveva chiesto di pregare per «diventare più missionari, più testimoni in parrocchia, nei movimenti, in casa, coi colleghi, coi vicini e con chiunque incontriate anche solo una volta per strada». Infine l’invito a leggere con attenzione l’esortazione apostolica di papa Francesco “Evangelii Gaudium”. Quando nelle scorse settimane le condizioni di mons. Zaffanella si erano aggravate i membri di Comunione e Liberazione dell’Argentina, dove fu fidei donum dal 1984 al 2008, hanno scritto agli amici italiani: «Senza di lui, all’inizio, non sarebbe germogliato il seme del movimento nel nostro Paese e dato che questa è nostra salvezza, il cuore è pieno di gratitudine verso questo regalo che Cristo ci ha dato per camminare verso di Lui. Che padre Cesare viva e si compia in lui questo amore di Dio Padre che con la sua tenerezza mai abbandona la sua creatura».

Don Cesare era nato a Villa Pasquali, frazione di Sabbioneta, il 19 settembre 1944 ed era stato ordinato sacerdote da mons. Bolognini il 22 giugno 1968. Per cinque anni è stato incaricato del «Villaggio della gioia» a Cremona che poi sarebbe diventato la parrocchia di Sant’Antonio Maria Zaccaria (1968-1983). Laureato in lettere è stato insegnante in Seminario dal 1975 al 1983. Nel 1984 la partenza per l’Argentina come sacerdote fidei donum. Nel paese latino-americano don Cesare ha guidato diverse parrocchie nelle diocesi di Avellaneda e La Plata ed ha insegnato per molti anni all’Università Cattolica di Buones Aires. Qui ebbe modo di conoscere molto bene il cardinale Bergoglio, divenuto poi papa Francesco: «È umile, semplice, intelligente e direi anche molto furbo, perchè è capace di trattare con tutti: dalla gente semplice ai sacerdoti fino ai governanti». Così lo ha ricordato don Cesare al nostro portale il giorno dopo l’elezione a successore di Pietro.

Al ritorno in Italia ha coadiuvato don Natale Bellani, molto malato, nella guida della comunità di Bonemerse. Alla morte del sacerdote castelleonese (2009) è subentrato come parroco facendosi subito apprezzare per il carattere gioviale e per la profonda spiritualità.

Dal 2010 era assistente diocesano del Movimento di Comunione e Liberazione.

 

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