Zanazzi attacca
il direttivo Pd: torna
il rischio crisi?
Nella foto Paolo Zanazzi e il palazzo municipale di Viadana
VIADANA – Non ci sta Paolo Zanazzi, consigliere comunale e capogruppo Pd a Viadana, che riscalda giorni già roventi sul tema intercettazioni e presunte infiltrazioni mafiose e risponde al comunicato dei giorni scorsi da parte del direttivo Pd. “Comprendo il pesante imbarazzo di questi giorni del Direttivo Pd di Viadana” spiega Zanazzi “e quindi il tentativo direi disperato di difendere l’indifendibile, ma attribuirmi affermazioni che in realtà non ho mai fatto, questo non posso accettarlo. Non ho mai parlato di scioglimento del Circolo di Viadana anche perché non si capisce a che titolo il capogruppo Consiliare del Pd possa avanzare tale pretesa. Apprendo invece che la Segreteria Provinciale finalmente nei prossimi giorni affronterà a livello regionale la questione degli iscritti al Pd del Circolo Viadanese, e la “scomoda” permanenza di Tipaldi in una Giunta sostenuta dal Pd stesso. A tal proposito mi permetto di dire che era ora”.
Altro punto, la mozione di sfiducia, che Zanazzi tratta in modo pesante, lasciando intravedere una possibile crisi di maggioranza, tema che rischia di tornare di moda. “Non corrisponde al vero nemmeno che il Gruppo Pd abbia abbandonato l’aula durante la discussione sulla mozione di sfiducia delle opposizioni. Siamo rimasti in aula e argomentato fermamente il nostro voto di astensione su una mozione strumentale e forse quasi quasi voluta anche da esponenti della maggioranza con il fine di “criminalizzare” i Consiglieri del Pd.
Ma quanto è emerso in questi giorni ci impone davvero come Gruppo Consiliare una seria riflessione. Fino ad oggi ha prevalso il nostro senso di responsabilità e la volontà di corrispondere al mandato ricevuto dagli elettori per governare Viadana pur in presenza di difficoltà politiche, amministrative e di rapporto con l’Amministrazione ed il Sindaco. Dopo le ultime vicende legate al coinvolgimento di alcuni esponenti del Pd in situazioni poco chiare, dobbiamo chiederci come i cittadini, l’opinione pubblica, i nostri elettori, gli uomini e le donne del Pd giudicheranno il nostro sostegno a questa Amministrazione”.
Il perché viene spiegato subito dopo. “Un’Amministrazione che purtroppo è sempre più lontana dai cittadini, che ha disatteso idee, proposte, confronti, dialogo con i propri consiglieri di maggioranza. La stessa nostra richiesta di sospendere la delega a Tipaldi in attesa di chiarimenti sulla sua vicenda, negata dal Sindaco, mette volenti o nolenti in cattiva luce la nostra compagine amministrativa. E che piaccia o no ricordarlo, una “pesante ombra” grava anche sull’intercettazione del 2006 dove alcuni esponenti della criminalità affermavano che “Viadana era loro”. Perché quelle affermazioni? Quale il loro significato? Anche su questo ritengo che il nostro Partito debba interrogarsi e capire compiutamente cosa possa essere accaduto in quel periodo”.
redazione@oglioponews.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA