Politica

Centro-destra unito?
La strada sembra ora
un po’ più in salita…

Nella foto Orlando Ferroni, possibile ago della bilancia, e il comune di Casalmaggiore

CASALMAGGIORE – L’idea di un centro-destra unito a Casalmaggiore in vista delle prossime elezioni amministrative non è poi così scontata. Perché al di là delle buone intenzioni immediatamente successive alla presentazione del Nuovo Centro Destra un mese e mezzo fa, poi ci sono teste pensanti da fare andare d’accordo e ci sono soprattutto partiti da accontentare. Lega, Forza Italia e Nuovo Centro Destra appunto.

La mina vagante è sempre lui Orlando Ferroni, di Casalmaggiore per la Libertà, che rispetto a cinque anni fa ha dalla sua l’appoggio praticamente ormai ufficiale, con tanto di simbolo, di Forza Italia, dove a livello cremonese milita attivamente il fratello Fabio. Ferroni, che non ha ceduto alle pressioni di Mino Jotta nel 2009, quando gli venne chiesto di ritirarsi per favorire una lista unica che poi rimase una chimera, difficilmente si farà da parte questa volta, con l’appoggio del partito e il problema, dunque, sta proprio nella richiesta dell’attuale consigliere di minoranza. Ferroni è disposto a non candidarsi come sindaco ma vuole, si vocifera, a tutti i costi il ruolo di vicesindaco. Nel mentre lo stesso consigliere spiega che “di ufficiale non c’è ancora nulla e molti sono gli incontri da tenere, ma il nostro gruppo non può starsene con le mani in mano, anche perché in caso di trattativa con altre forze politiche, se non hai un candidato sindaco forte lasci agli altri il coltello dalla parte del manico”.

Il ragionamento è abbastanza lineare. Dato che Filippo Bongiovanni sembra essere il promesso sposo, e candidato, della coalizione liberale – con l’appoggio già certo della civica d’area di Marco Micolo e i favori, tutto sommato ovvi, di Vanni Leoni, referente di NCD per il Casalasco, e di Massimiliano Salini, che con Bongiovanni ha lavorato fianco a fianco in Provincia – ecco che si creerebbe un empasse. L’unica soluzione al momento ipotizzabile (ma in politica tutto si smentisce da un giorno all’altro) sarebbe una lista unica con Bongiovanni sindaco e Ferroni vice. Ma, ammesso che il matrimonio sia possibile (già, cosa ne pensa a quel punto Marco Micolo, dato che con Ferroni non scorre propriamente buon sangue?), avremmo le due poltrone più importanti già attribuibili a Lega Nord e Forza Italia.

E noi cosa ci stiamo a fare, si domanderebbero, se così fosse, dal Nuovo Centro Destra? Eccolo lì, il dubbio. Ecco perché, se Ferroni proprio non cede, sarà difficile vedere un centro-destra completamente unito. Silla per il Pd e la civica il Listone (che ancora deve esprimere il proprio candidato sindaco) stanno alla finestra e attendono, così come il Movimento 5 Stelle, che però deve aspettare prima un cenno da Beppe Grillo (senza simbolo, la lista non si presenta, questo è abbastanza chiaro): intanto la prossima settimana Ferroni incontrerà Massimiliano Salini. Riuscirà il presidente della Provincia di Cremona a fare un piccolo miracolo, mettendo tutti  – tutti quelli della sua area s’intende – d’accordo?

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