Cronaca

“Sentinelle in Piedi”
a Casalmaggiore
A Cremona fu bagarre

CASALMAGGIORE – Arriverà a Casalmaggiore il prossimo 30 marzo una manifestazione sulla carta molto pacifica, che però non manca già di fare parlare e che potrebbe suscitare qualche polemica. Si tratta dell’evento organizzato dalle “Sentinelle in piedi”, che per un’ora circa dalle 17.30 alle 18.30 del prossimo 30 marzo occuperanno il listone di piazza Garibaldi per manifestare in difesa della famiglia cristianamente intesa.

Passa dunque anche da Casalmaggiore una manifestazione che troverà spazio nei prossimi giorni nelle principali piazze italiane (solo per citare la settimana entrante: La Spezia, Perugia, Piacenza, Genova, Torino, Brescia) e che soltanto lo scorso 9 marzo ha fatto discutere in piazza Duomo a Cremona. A protestare fu in particolare l’Arcigay di Cremona che fece sentire la sua voce organizzando una contromanifestazione. L’Arcigay, in particolare, arrivò ad attaccare anche il presidente della Provincia Massimiliano Salini, reo di schierarsi con questo movimento considerato a favore della discriminazione e omofobo (Salini prese parte all’evento proprio a Cremona accanto al consigliere regionale Carlo Malvezzi). Dal canto loro le “Sentinelle” dicono di manifestare non contro le persone, ma a favore della famiglia naturale, con uomo e donna che danno vita al futuro del nucleo famigliare.

Tra striscioni e slogan, a Cremona in piazza Duomo si sono vissuti momenti caldi: resta da capire se anche a Casalmaggiore la temperatura, tra opposte fazioni, si alzerà. Nel mentre le “Sentinelle in piedi” hanno costituito un gruppo Facebook proprio su Casalmaggiore, che ha raccolto sin qui circa 180 iscrizioni. Così si definiscono: “una rete apartitica e aconfessionale: con noi vegliano donne, uomini, bambini, anziani, operai, avvocati, insegnanti, impiegati, cattolici, musulmani, ortodossi, persone di qualunque orientamento sessuale, perché la libertà d’espressione non ha religione o appartenenza politica, ci riguarda tutti e ci interessa tutti”. I partecipanti potranno portare un libro e lumicino per quella che viene definita come una vera e propria veglia in piedi. A Cremona, i partecipanti della contromanifestazione Arcigay, si sdraiarono invece a terra per creare contrasto e soprattutto “per simboleggiare ciò che provoca l’omofobia”. Un evento, dunque, che a Casalmaggiore non potrà passare inosservato.

Giovanni Gardani

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